martedì 18 ottobre 2011

Lobotomizziamoci

Qualche giorno fa qualcuno, a ragione devo dire, si è arrabbiato. Si è arrabbiato molto per via di un fratello e di un amico difficilmente gestibile del fratello che gli hanno rovesciato una formazione di soldatini, gli hanno sfasciato un lego, giocavano per conto loro, insomma, i piccoli momenti in cui tutto sembra add insult to injury.

Vero che gli avevo detto: lasciali giocare per conto loro e tu vieni con me sul lettone a leggere un bel libro. Poi mi sono distratta al telefono con un cliente e ho dovuto interrompere la telefonata perchè sentivo dei colpi di sopra.

Lo trovo fumante davanti la porta del fratello, da dietro la quale senti i grandi ridacchiare e sfottere. La porta ha una serie di buchi (queste porte di plastica che come le sfiori si sfondano).

Lo prendo al volo, me lo porto nell' armadio a muro, ci sediamo, lo abbraccio e lo guardo negli occhi:
"Ho capito che sei molto arrabbiato, però senti, dobbiamo trovare un trucco. Pensiamo insieme a qualcosa che quando ti arrabbi così tanto ti può aiutare a non farti male tu e non far male agli altri e non sfondare le porte. E comunque quei due sopra sono due stronzi e lasciali perdere".

La porta sfondata in fondo è un dettaglio, ne abbiamo un altro paio inutilizzate nella baracca. Si cambia.

"Eh", fa la nonna, "Ma se vi mettete a cercare un trucco gli passa il messaggio che va bene arrabbiarsi".

E che devo fare secondo lei? La vita forse non ti mette in condizione di arrabbiarti a volte? L' importante è che non diventi un vizio e non ti metta nei guai, ma io imparare a lasciarla uscire la rabbia, controllandola e padroneggiandola senza inguaiarti questo si, la trovo un' enorme risorsa in tante situazioni. La chiamo la teoria dello scazzo propedeutico e funziona, signora mia, quanto funziona.

Ogni volta che ci ripenso mi incazzo.

No veramente, io sarei troppo creativa e caotica e magari rovino i figli, lui non si può arrabbiare perchè è sbagliato, il capo è musone e dovrebbe parlare e partecipare di più, figlio 1 al contrario è logorroico e bisognerebbe farlo stare zitto, lobotomizzateci, dai, che diventiamo buoni buoni e non diamo più fastidio a nessuno.

(Qualcuno mi deve spiegare perchè le persone più in gamba, ragionevoli, sensate, come diventano nonni o zii riescono a dire delle cazzate spaventose, che meno male che uno li conosce da tanto tempo e sa che non sono veramente così, ma certe volte ti viene il dubbio. Come mia madre che di figlio 2 neonato si preoccupava che crescesse con le gambe storte, e una volta i bambini li fasciavano per fargli venire le gambe dritte, non dovremmo forse fasciarlo anche lui? Che mi veniva da dire: guarda figlio uno che non l' abbiamo mai fasciato e ripetila questa stronzata. Ah, già, è vero, chissà perchè ho detto così. )

Ecco l' ho dovuto dire sennò continuavo ad incazzarmici. Gran cosa il blog.

13 commenti:

Amedeo ha detto...

Credo che il tuo modo di agire vada benissimo e non ci sia nulla da cambiare.
Ricordo quando ad Ofena il grande è caduto e si è grattato il fondoschiena sulle scale - eri stupenda nel rassicurarlo.
Sei in gamba. Vai così.

destinazioneestero ha detto...

E' proprio vero, quando si diventa nonni ci si rincretinisce...
Mia madre con le mie figlie fa cose che a me da piccola non avrebbe mai permesso di fare...

stefafra ha detto...

Ma se si é di indole incazzevole é impossibile non arrabbiarsi, quando parte la nebbiolina rossa e l'incazzamento diventa quasi nucleare é durissima da deviare su qualcosa che non faccia danni. Io di solito prendo a pugni muri, porte, oggetti vari, ed é un miracolo che ancora non mi sono rotta nessun ossicino metacarpoqualcosa, almeno che io sappia che i raggi non li ho mai fatti, ho tutta una collezione di piccole cicatrici sulle nocche a ricordo dei "bei momenti". Non ho mai rotto nessuna porta, evidentemente le ho incontrate piú robuste di tuo figlio.
La tendenza a prendere fuoco l'ho ereditata da mio padre, questa tendenza, lui si incazzava, diventava rosso come un tacchino e di solito si sfogava urlando come un matto, e mia madre lo guardava freddissima e lo zittiva con "guarda lí come sei rosso, se continui cosí ti viene un accidente". Alla fine l'accidente gli venne sul serio, e c'é gente in casa mia che é convinta che sia stato scatenato da un paio di incazzature di quelle sue: aveva il cuore malridotto dalla dialisi e gli capitó di svenire dopo episodi di gran "turbamento" causa parcheggi e burocrazia ospedaliera, al terzo svenimento ci restó, era a funghi in mezzo a un bosco e non riuscirono a rianimarlo in tempo.
Mio zio materno mi prese da parte il giorno del funerale e mi fece la predica: "Vedi Francesca cosa capita a incazzarsi come fate voi, non devi, che poi vedi cosa capita", ma non é che si possa scegliere.
Vorrei tanto avere un saccone da pugilato appeso da qualche parte in casa, li ho usati in palestra e sono soddisfazioni!

lorenza ha detto...

Adesso capisco la foga nel tuo commento... Quanto hai ragione!! Ne parlavo anche l'altro giorno con mia figlia di 6 anni che si è arrabbiata con una compagna di classe, e io avevo (ho) un'incazzatura gigante fresca fresca che mi fa venire il mal di pancia, e le ho detto: "Guarda, la mamma non ha ancora imparato però impara tu a dire le cose quando ti arrabbi, non devi picchiare ma devi imparare a parlare" e poi le abbiamo suggerito un po' di metodi e di risposte pre-confezionate per le compagne prepotenti. Funzionerà? Bah... Comunque imparare a gestire la rabbia è una delle grandi conquiste... Questo post mi fa molto pensare...

Miranda ha detto...

quanto ti capisco, io ho ancora in archivio polemiche, risposte mai date di anni fà che si macerano dentro, e si vanno perfezionando di giorno in giorno, devo solo aspettare che si ricrei la stessa situazione e la stessa conversazione con la stessa persona e la risposta per non incazzarmi è già pronta, facile no?...ma come si fa a non rimuginare ad oltranza e riuscire a gestire le cose al momento...io non ci riesco, macero dentro e prima o poi mi viene l'ulcera...

mammainrenania ha detto...

Scusa,scusate, una voce di dissenso. Che se un figlio spacca una porta per rabbia (una porta, ho capito bene?),la prima mossa che s'impone è una punizione secca e precisa. A lui, postea agli agenti provocatori(anzi,purtroppo, solo all'agente provocatore figlio che con gli ospiti non si può...però mandarlo a casa sì, si può)
E' importante che il senso del trapasso del limite vada come dire, acclarato, senza ombre di dubbio. Poi, ma poi, si ragiona su come veicolare la rabbia.
Oggi è la porta di casa, domani quella della scuola. Ma il mondo, a differenza della famiglia non è così comprensivo (E ci mancherebbe!)

Mammamsterdam ha detto...

Mammainrenania, hai santa ragione, ma io l'ho fatto di default prima di tutta la parte comprensiva, il fatto 'e che i cazziatoni ai miei figli non sono degni di nota perche' vengono da se. Quindi si, sono d' accordo, e' solo che il cazziatone da solo non serviva e ci ho dovuto mettere la coda.
Figlio 1 si e' beccato un sermoncino sul fatto che rischia che io non inviti piu' gli amichetti che non sono gentili con il fratello.
Stefafra, ma che iettatori in famiglia tua. A parte gli scherzi e' esattamente come dici tu, io preferisco, prima che arrivi alla fase pugni nel muro, che abbiamo pure quegli esemplari li in famiglia, proprio insegnargli a disinnescarsi in modo che dia ragione al suo essere incazzoso senza farsi male.
il bello comunque e' che c' e una linea ascendente, nel senso che a scuola queste scenen non le fa piu', quindi non mi preoccupo prenda a martellate li' qualcosa. si cresce, cresce pure lui.

emily ha detto...

io sul controllo della rabbia potrei scriverci un manuale.....

Anonimo ha detto...

Purtroppo crescendo io noto che è difficilissimo far andare d'accordo 3 bambini.Diventa regolarmente 2 contro 1, e non parliamo di maschi contro femmine e viceversa. In casa bisogna fare i catalizzatori e pilotare malumori ed equilibri. Comunque, anche mio figlio a 9 anni era fumantino così, poi ha imparato se non altro a evitare le situazioni a rischio. PS: a 14 anni, con le ragazze ancora non ci parla, perché le teme! gosh!

mamikazen ha detto...

perché la tendenza è un po' quella, in effetti, normalizziamoci. Salvo poi prendere una mazza e spaccare la testa del vicino che ha lasciato l'immondizia fuori posto. Ma quelle belle faide di una volta?
ceh io sono diventata un'altra rispetto a anni fa, quando m'incazzavo sul serio. ma non so se mi ha fatto bene bene, ho il sospetto che le incazzature ingugitate vadano a fermentare in luoghi poco sani. La rabbia, santa rabbia. Rabbia per le cose giuste. Rabbia per l'ingiustizia, per la frustrazione di volere fortissimamente, e non potere. Rabbia sorda, rabbia acuta. A me, mi va in ansia. Ai figli gli va in lacrime, strilli, pizzicotti... per ora direi tutto regolare...
... ma com'è andata l'avventura abruzzese????

Lara ha detto...

Ciao, scusa l'off topic ma da follower attenta (anche se silenziosa) non posso fare a meno di dirti che sabato scorso al Foto Festival di Ivrea ho notato un bellissimo reportage su L'Aquila e terremoto, volevo solo segnalartelo perchè l'ho trovato molto intelligente e per niente banale. Sono una serie di foto scattate nell'ultimo anno per documentare la situazione quasi invariata, più altre scattate durante il G8... Se ti va ti mando il link e il contatto, non volevo "spammarti" qui. Lara

Mammamsterdam ha detto...

Anonima, grazie per anticiparmi come si evolvono i maschi a 14 anni, speriamo bene.

Mamikazen, non potrei essere più d'accordo, comunque sono contanta che quel barlume di civilta da non stare a spaccarci la testa da una generazione all' altra per offese dimenticate nel frattempo lo abbiamo sviluppato.

lara si per favore, mandamelo che mi interessa molto.

mamikazen ha detto...

ma no, ma infatti, quella della faida era una boutade. però abbiamo perso per strada un sacco di altre cose che a me mancano, non ti saprei neanche dire.