venerdì 8 luglio 2011

Il follow-up del mumble

Grazie e tutti per le vostre parole affettuose, incoraggianti e utili. Ne sono fuori.

Un po' perchè stamattina ho cominciato a lavorare solo alle 10 con la macchina per andarci, quindi ho potuto perdere un po' di tempo a scuola a chiacchierare con un paio di genitori che conosco. Il papà di J. l' amichetto timidissimo, che mi ha detto che dal prossimo anno scolastico sono fuori dallo ' zainetto'. Lo zainetto è il contributo finanziario affidato alle famiglie con bambini che hanno bisogno di sostegno, da spendere in assistenza di tutti i tipi. Ci paghi la logopedia, la fisioterapia, lo psicologo, l' insegnante di sostegno, ma anche la babysitter o l' aiuto domestico per quei genitori che hanno figli che necessitano di un' assistenza talmente intensiva da dover rinunciare a un lavoro e una vita per dargli un attimo di respiro, a volte per il trasporto se il bambino deve frequentare una scuola speciale in culo al mondo e non ci sono trasporti alternativi, a volte i soldi vanno alla scuola che con l' aiuto degli esperti e specialisti ne stabiliscono la destinazione insieme ai genitori.

J. è stato il primo bambino con cui la nostra scuola ha fatto l' esperienza di tutta la procedura per richiederlo e impiegarlo e adesso non ne ha più bisogno, ma è verissimo che questo bambino è davvero fiorito, anche se a 5 anni hanno deciso di farlo stare un anno in più con i piccoli, in modo da farlo sviluppare un pochino di più e non costringerlo da subito a tenere un passo troppo veloce per lui fino a che non è stato in grado di fare da se.

Poi ho parlato con la mamma delle bimbe, che anche lei ha una situazione simile con la seconda, che forse ha una leggerissima forma di autismo o comunque chiusura in se, è estremamente intelligente e curiosa, ha molte amiche ma nella sua classe per pura sfiga ci stanno soprattutto bambini non dico nella media, ma proprio sotto, e lei in qualche modo non trova un aggancio e ne ha abbastanza. Al liceo le passerà, ma tocca farcela arrivare. Loro hanno scelto appositamente di non farla testare per non darle un' etichetta. Io con lo stesso ragionamento ho raggiunto la conclusione opposta. Se un esperto mette nero su bianco cosa c' è con questo bambino, è più facile convincere la scuola a darti retta. Perchè tanto noi genitori lo sappiamo già, anche se a volte no lo vogliamo sapere, come sono fatti i nostri figli e di cosa hanno bisogno, solo che a scuola sono anche dei professionisti e pensano di saperlo anche loro. Un giudizio sopra le parti mette tutti d' accordo o almeno ti da una base su come prendere questo bimbo e aiutarlo.

Una mia amica ieri mi h riferito una frase della maestra di Orso: non ci sono bambini difficili, basta averne il libretto delle istruzioni. Il libretto di orso lo abbiamo letto di sopra e di sotto per concludere che è scritto in una lingua che non conosciamo tutta, e tocca farlo tradurre quindi.

L' ordine, la calma, la regolarità, la prevedibilità saranno indubbiamente utilissimi, ma non è la loro mancanza a creare il problema. Vanno considerati quindi dei palliativi, dei cerotti per l' anima, ma non una soluzione.

Poi sono entrata in macchina, mi sono letta la pagella appena consegnata che mi ha tolto qualsiasi dubbio se ne avevo, e non ne avevo già più, e ho deciso di passare da casa e darla al capo perchè la leggesse anche lui. Entro, gli dico che secondo me noi testeremo e faremo tutta la procedura e tutto il necessario, di pensarci sopra ma che io ho deciso. Gli indico al volo le parti del giudizio che danno da pensare.

Inizia con il miserere comportamentale, prosegue con i giudizi cognitivi e sui risultati nelle varie materie. Mi colpiscono due cose: dal giudizio precedente Orso si è chiuso più in se stesso, è incapace o rifiuta di lavorare in gruppo, sta sempre per conto suo, non partecipa, non segue, è apatico. Di contro in matematica è migliorato e ha voti ottimi e in lettura, che era il punto dolente, sta al risultato dei bambini di due anni più grandi. In due mesi da insufficiente in lettura è salito al livello del fratello. Il tutto senza seguire le lezioni, facendo l' apatico eccetera.

Devo aggiungere altro? Prima che anche il rendimento scolastico inizi a calare per totale mancanza di motivazione, interesse e compartecipazione NOI DOBBIAMO AFFERRARE PER LA COLLOTTOLA QUESTO BAMBINO E TIRARLO SU.

Io non voglio un figlio genio, anche se ce l' ho, voglio un figlio felice e in grado di funzionare insieme agli altri e anche quello ce l' ho ma tocca dargli una mano. Perchè lui si sente Calimero, quello rifiutato perchè è piccolo e nero e io so che molto di questo è tutta una sua proiezione. Tocca rimetterlo in contatto con la realtà così smette di incazzarsi a ogni più sospinto.

Ieri solo uscire da scuola e arrivare a casa è stato un disastro, lui voleva giocare con un bambino che però doveva andare dal fisioterapeuta e suo padre propone di portarlo con loro il giorno dopo. Incazzato, mamma guarda e buttava la borsa per terra, la prendeva a calci, un disastro, per scendere dalla macchina crisi isteriche. Io lo ignoro perchè non ne posso più (voleva andare a comprare le patatine ma io dovevo rientrare con la macchina).

Chiedo al capo di portarselo dietro a comprare le cose necessarie ai lavori e lo tento dicendogli di comprargli anche dei chiodi. Cosa che il capo ha fatto e poi ha passato il resto del pomeriggio a martellare chiodi su un paio di pezzi di legno con cui lui fa le sue invenzioni (la settimana scorsa in mancanza di chiodi è riuscito a martellarli delle viti di 10 cm. nel legno, devo aggiungere altro?)

A cena fa tremila capricci, lo minacciamo della qualunque, continua, a un certo punto ne ho abbastanza e gli comunico che andrà a dormire senza tisana (camomilla) e senza film, visto che non ha mangiato ed è pure riuscito ad estorcere il dessert. Piange disperato per tutte le scale, urla mentre fa pipì e io decido che faremo la doccia insieme per darci una rilassata, lo spoglio, lo lavo, lo asciugo, gli faccio annusare la mia crema per il corpo, dice di no ma annusa e mi dice che c' è del limone dentro (arancio e zenzero, ci ha azzeccato).

Gli propongo di mettersi il pigiama e scendere a bere il te se farà il buono, accetta con quella pronuncia blesa da bambino piccolo che mi fa sempre sciogliere quando la sua cocciutaggine lo porta a piangere ed ammettere che no, lui in fondo è disposto a collaborare se proprio lo mettiamo all' angolo (ma perchè dobbiamo arrivare alle lacrime, santo cielo):
" Orso, ci vogliamo mettere il pigiama e poi andiamo a bere il te con gli altri e diciamo che ci possiamo guardare un film?"
"Tsgiii".

Lo amo. È così indifeso nelle sue minacce, si morde le mani, minaccia di ammazzarsi per farmi dispetto e prima della doccia era arrivato a dire:
"Non leggerò mai più un libro in italiano, mi sentii? Neanche Topolino. E non voglio neanche più andare in vacanza al mare".

È il mio bambino bello e faticoso, ma io l' energia ce l' ho e se non ce l' ho da qualche parte la cercherò e la troverò. Tutte queste manipolazioni meglio che le butti fuori di se invece che contro di se.

Stamattina ero sdraiata accanto a lui mentre si svegliava.

"Orso, ma Topolino ti va di leggerlo, vero? E andiamo anche in Italia al mare?"

Certo che ci andiamo.

8 commenti:

Madala ha detto...

Che tesoro il tuo bimbo, mi hai commosso. Io non sono mamma, ma credo che se lo fossi avrei talmente tante paturnie, da far crescere dei figli ancor più insicuri di me! In bocca al lupo, vedrai che passeranno velocemente anche questi anni difficili e tutto si rasserenerà, ciao Maddalena.

Pentapata ha detto...

ragazza hai le palle belle toste e quando il ragazzo che nelle foto mi pare ti assomigli un botto ripiglia il binario giusto (che poi uno ogni tanto al bar della stazione si ferma eh! ecchecazzo) non lo ferma più nessuno.
Le etichette si prendono e si lasciano, Orso avrà il suo biglietto speciale per un po', poi lo lascerà a qualcun altro a cui serve una mano, perchè di questo parliamo avere aiuto quando ne abbiamo bisogno evercene signora mia di mamme come lei.

Mammamsterdam ha detto...

Sai, il motivo per cui siamo in fondo meno coerenti del necessario con lui è che è un bambino adorabile, dolce, mi regala i cuori ritagliati nella cart o col fil di ferro, le mollette che trova per terra da mettermi nei capelli.

È un gran seduttore e un tenero, non capisce che la gente la affascina e si sente messo in disparte, ma fa tutto lui.

Chiara ha detto...

Cara Barbara, mi lasci sempre a bocca aperta per come affronti le cose. Da un lato mi ci riconosco, dall'altro mi sembri la bella copia di me. Un abbraccio di pura ammirazione.

Anonimo ha detto...

ammiro la tua pazienza infinita. Leggo queste cose e penso che non ce la farei mai, a me scapperebbe il ceffone. (Un po' mi fa passare la voglia di fare figli, ecco)
Luisa

Mammamsterdam ha detto...

luisa, a me la pazienza è venuta con i figli, chi mi conpsceva prima si meraviglia sempre. Poi ci h messo un sacco a capire che ho dei figli oggettivamente faticosi, sarà che mi ci diverto tanto nsieme che mi socrdo. Penta grazie, mi piace moltissimo la cosa del biglietto, che mi consola parecchio perchè hai ragione.

Chiara, scherzi, secondo me ci riconosciamo tutti, poi il colpo d' ala arriva quando serve, prima non ne hai bisogno.

barbara ha detto...

Mi risparmio la fatica (dato che come sai, in questo periodo le mie scarse energie mi servono tutte) e sottoscrivo Pentapata parola per parola.
E fatti aiutare il più possibile dal Capo, che è una persona intelligente pure lui. Sennò a che fare è il Capo?

mamikazen ha detto...

Ba, quando avrai raccattato anche un po' di forza d'avanzo, devi scriverci un libro, altro che sos tata.
"La cosa buona è che ho smesso da un po' di sentirmi in colpa per tutto, la vita è quella che è e io non posso darmi le colpe della qualunque."