martedì 26 luglio 2011

Cose che mi sono persa della modernità: i prodotti per la pulizia e l' igiene

Caruccissimi tutti, molti di voi a schiattare di caldo e noi qui con i calzettoni e la gola rauca, che almeno nelle settimane passate la luce e gli uccelletti mi svegliavano prestissimo e io mi dicevo: è l' estate. Invece stamattina mi ha svegliata alle sette il richiamo del corpo, mentre fuori c' era un buio novembrino che mi ribalta tutti i solstizi. Un momento adatto alle riflessioni casalinghite, ovvero, qualsiasi cosa pur di non sgombrare gli strati geologici di carte che mi occupano la tavolona da pranzo.

E tra una marmellata e un brodetto di pesce dei giorni scorsi, riflettevo che certi prodotti della modernità a casa mia proprio non ci sono entrati e se lo hanno fatto è perchè ce li ha portati il maschio, che ha una madre con più fiducia di me nel prodotto moderno.

Per esempio, e qui non vorrei si pensasse che sto facendo delle avance velate a raccontarvi certi intimi particolari familiari, a casa mia non sono mai esistiti i detergenti intimi. Lo chiedo a quelli di voi abbastanza vecchi da ricordarsi il momento in cui i media tutti ci hanno informati che esisteva Intima di Karinzia e ci hanno convinti che non se ne poteva più fare a meno. Il risultato, da una modesta indagine a campione della mia casa dello studente, è che ci siamo sbomballati la flora batterica e da allora sento solo parlare di gente con la candida e altre seccature, ma forse sono io che sono prevenuta. Comunque per brevi periodi ho usato il Lactacyd, che almeno aveva tutti i batterietti e l' acido lattico, e nessuno che sia riuscito a spiegarmi la differenza con Actymel, a parte l' aroma alla fragola. E anche l' Actymel. dopo una stagione in cui per amor di pace lo compravo ai figli da bere a scuola, lo abbiamo tranquillamente espulso dalla lista della spesa e finora a me non manca. E ne ho già fatto fuori due.

L' altro prodotto indispensabile di cui io ancora non mi accorgo, è l' ammorbidente. O come diceva la coinquilina studentesca Simona decenni fa (eravamo così giovani e verdi, snif) che lei non poteva fare a meno di usare l' Orsacchiotto per via "del bel profumo di pulito" disse così e secondo me era paro paro la citazione della pubblicità, se qualcuno ancora si stesse chiedendo come mai intere tribù improvvisamente scoprono un prodotto igienico-sanitario e non possono più farne a meno.

Ora, a usare un detersivo qualsiasi in lavatrice, un profumo qualsiasi il bucato se lo trova pure. E capisco che in zone dove l' acqua è dura, il bucato si aciuga un pochino stile cartavetro. Ad Amsterdam questo problema non c' è perchè la nostra acqua la prelevano di fiumi e la fanno passare tra i canneti dei bacini di depurazione nella riserva naturalistica delle dune vicino ad Haarlem e si capisce quindi che troppo dura non ce la fa ad esserlo, sembra quasi acqua distillata, però chi non ha le dune vicino casa mi si dice che un pochino di aceto nella vaschetta dell' ammorbidente fa lo stesso effetto e il buon profumo di pulito si raggiunge con l' aggiunte di gocce di olio essenziale del profumo che volete, a casa nostra arancia o mandarino, ma ci devo provare con il basilico.

Sul web si trovano autentiche enciclopedie del prodotto naturale e il detersivo per lavastoviglie fai da te. Io per un periodo ho tentato di lavarmi i capelli con il bicarbonato per poi sciacquarlo con l' aceto agli oli essenziali, ma pare l' aceto disturbasse la libido del maschio che mi dorme a fianco, e quindi ho lasciato perdere. Comunque l' aceto nello spruzzino del liquido finito dei vetri è una manosanta per la cucina, provare per credere. Da quando ho il piano in acciaio mia suocera mi riporta i prodotti specifici per acciaio più strabilianti, ma io ho raggiunto la pace dei sensi con il bicarbonato (che in polvere e diluito con l' acqua dello straccetto bagnatissimo è meglio del Cif, che messo con acqua bollente nelle pentole a bollire stacca tutte le bruciature delle mie frequeti distrazioni culinarie, che ci pulisco la qualunque e lo aggiungo al detersivo in lavatrice come potenziante).

Quello che invece mi ritrovo in casa, e anche se per amor di pace ho introdotto l' equivalente ecologico-biodegradabile-pure nature è il beccodanatra per il water. Niente, al maschio sembra indispensabile, mentre a mio avviso è ancora più indispensabile che i maschi piscino da seduti, specie quando il coefficiente Hp-Bw sia minore di 3 cm., ove Hp è l' altezza da terra del pisello erogante e Bw è l' altezza da terra del bordo del water, e insomma sedetevi per bene e spingetevelo in dentro con la mano, se la paura è che il pisello tocchi l' interno del bordo del water, che come sappiamo dalle pubblicità è un covo di batteri mostruosi e pelosi e ghignanti, come ci mostrano le ricostruzioni in tutte le pubblicità. Ma è come se parlassi ai sordi. Qui tocca sbrigarsi a tirar su due lire e finire di realizzare il bagno delle femmine, a cui metterò un comando di apertura con lettura dell' iride per impedire l' ingressa dell' anatra in questione.

Poi a livello bagni abbiamo un ulteriore problema, che è quello dello strato di alghette microscopiche che si formano sotto il pelo dell' acqua nel pozzetto. Ma le alghe non sono figlie della natura pure loro? A me sinceramente quel bordino scuro lì da meno fastidio dell' idea di rovesciare negli scarichi e quindi nella natura, chili di sostanze che poi portano alla crescita incontrollata di alghe che si nutrono di fosfati nei fossi e nei canali, che così consumano tutto l' ossigeno, fanno fuori i pesci e pure le papere quando nuotano in mezzo a quello strato verdiccio e gelatinoso, tocca spingere con il petto. E mi chiedo se questo circolo vizioso da papera di plastica a papera piumata valga la pena, solo per un water un pochino più lucido e splendente, ma non per questo più pulito.

Un altro paio di prodotti con lo spruzzino che giacciono nascosti nel fondo del pensile sono il prodotto per pulire il microonde, un' altra cosa con la puzza chimica e assolutamente inutile. Il microonde si pulisce molto più rapidamente mettendo una ciotola piena d' acqua con una fettina di limone o uno psruzzino di succo preso dal barattolino a palla giallo e facendogli fare un giro di un minuto. Il calore e il limone sciolgono tutto, basta passarci la solita pezzetta e passa la paura.

Idem il prodotto per il frigo, cosa c' è di male nella solita soluzione di acqua e biarbonato, che oltretutto assorbe tutti gli odorini schifosi? Tantevvero che un contenitorino cond entro un paio di cucchiai di bicrbonato non solo strarebbe bene fisso in frigo, ma toglie pure l' odore di fritto dalla casa tutte le volte, e a casa mia sono tante, in cui la voglia di casalinghite mi si estrinseca nella realizzazione del detto atavica: "la femmena de casa addà puzzà de fritte". E io friggo.

Insomma, se davvero esistesse e riuscissi a trovare il detersivo per piatti e lavastoviglie pur natur e che funzioni sarei una donna felice, per ora mi limito a prenderli, insieme a quello per i panni, dal negozio biologico che mi giura che non si biodegradano ma si disintegrano proprio senza ammorbare l' ambiente e io ci voglio credere volentieri.

L' unica conessione alla modernità che facciamo, per insistenza del capo, sono le salviettine pulenti usa e getta, una mano santa per quando i maschi e il coefficiente mandano a ramengo le mie istruzioni di pisciar seduti e almeno riparate i danni sul momento. Quelle di cui invece facciamo a meno sono quelle da usare sul proprio corpo, per evitare che qualcuno si sbagli, ma soprattutto perchè ci è sembrato più comodo e utile installare un bidet con cassetto asciugamanini e cesto biancheria sporca accanto.

E infine, le eroine della nostra pulizia di casa, ovvero le pezzette: in microfibra, in cotone, di stracci e lenzuoli vecchi, qualunque macchia o crosta da pulire la metto in ammollo con sopra la pezzetta imbevuta di acqua bollente e ripasso, con o senza aceto, Soprattutto per i fornelli è favolosa.

Insomma, non cedete alle tentazioni promesse dal fast-cleaning dei prodotti superflui, fidatevi dello slow-cleaning, a patto di non inciampare nella pezzetta che sta facendo il suo lavoro.

Non so voi, ma noi abbiamo un sistema immunitario in questa casa che ai batteri e ai virus basta che gli fa "buh" che li fa scappare via di corsa subito.

Il che tutto sommato ha anche i suoi svantaggi, perchè in una giornata così buia e autunnale in pieno luglio come stamattina, che dire, a me una bottarella di influenza per mettermi a letto mica mi faceva schifo.

Aggiornamento

Ecco, non ho fatto a tempo a ricordarmi di metterci pure i salvaslip che Panzallaria mi fa partecipe della reclame della Nuvenia, tute culo e niente testa (e quella pubblicità dovrebbe farmi venir voglia di comprare il loro prodotto? A me vengono in mente solo le parodie che ne faceva Angela Finocchiaro ala TV delle ragazze). Andate, leggete e protestate all IAP, che la sineddoche è una bella cosa ma qui mi sembra fatta male.

22 commenti:

Paleomichi ha detto...

grazie delle dritte! In effetti sembra che col bicarbonato ci si possa fare praticamente tutto! Buono a sapersi!

Amedeo ha detto...

Finalmente!
Finalmente una donna che non strabuzza gli occhi, anzi incita i maschi a fare pipì da seduti! io la faccio in piedi di rado, quando proprio me la sento - è un impegno, diamine, e poi se te sbaji devi asciuga'! E chi c'ha voja!
Naaaa, sediamoci.

emily ha detto...

wowow bellissimo questo post! io sono 3 mesi che nn uso ammorbidente e utilizzo delle palline, 2, di plastica, credo che sembrano istrici. in teoria rompono i legami di calcare ed evitano l'ammorbidente.
mah...sono 3 mesi che le uso e nn vedo differenza con prima, ma almeno a mio marito sono sparite le crosticine sulle gambe che qualcuno diceva che era l'ammorbidente.
insomma nn so dirti se funzionano o meno, ma almeno costano poco (2 € ogni 4 mesi) e nn inquinano...

stefafra ha detto...

Mmm, io l'ammorbidente non lo usavo (in Olanda, acqua "soffice") poi mi sono trasferita in Svizzera in un posto dove l'acqua veniva giú a cubetti di marmo e ho cominciato a usarlo pure io, altrimenti il bucato lo stendevi e lo riprendevi uso stocafisso, con gli asciugamanti ti potevi fare il peeling direttamente. E anche dove stó adesso l'acqua é ben calcarea. Il che complica pure le pulizie di casa...

Mammamsterdam ha detto...

Le palline ammorbidenti, non dirmi nulla, le avevo anch' io e i figli in men che non si dica le hanno fatte sparire per ngiocarci, mai più viste. E pensare che ci facevo i pensierini anche per farmi massaggiare la schiena o le piante dei piedi, mannaggia.

Amedeo, ma chi sono queste donne qui che io non ne ho mai beccate? In genere stiamo sempre a scocciare i maschi che lasciano la tavoletta alzata e tu vai in bagno di notte al buio mezza addormentat.... e ti risvegli di colpo bestemmiando.

Stefafra, prova anche tu le palline o l' aceto e sappici dire, uno' osservazione sul luogo del delitto in condizioni estreme è esattamente quello che ci vuole.

Anonimo ha detto...

ma come dove sono le donne che "invitano" i conviventi maschi ad accomodarsi seduti.. eccomi qua, marito educato da oltre vent'anni, figlio da quando ha tolto il pannolino, quindi almeno dodici! E vi dirò che in casa di amici ho anche trovato una poesiola scritta all'uopo: "Ospite amato, sempre gradito/Non ricusare questo mio invito/ o ver t'aggradi, onde orinare/ accovacciarti come comare./Acciò rammenta senz'alcun sdegno /che tazza lorda non è buon segno/ e che per falso tuo seminare /altri in tua vece dovrà sgobbare. /Né come viro sentiti leso: / ben altra prova ne svela il peso.
saluti,
Paola
nb: no ammorbidente nemmeno io, inquina! mentre il "det bidé" sì eccome, prodotti delicati ci vogliono!

Mammamsterdam ha detto...

Paolo, ma è meglio di Vittorio Alfieri, io me la riciclo, sappilo.

stefafra ha detto...

Le palline ammorbidenti sono da mettere nell'asciuga biancheria, dove hanno vagamente senso impedendo la cristallizazione eccessiva del calcare nelle fibre, non nella lavatrice, in quanto il rinsecchimento succede quando la biancheria si asciuga e il calcare precipita e cristallizza nelle fibre.
Io l'asciugabiancheria non c'e l'ho, e neanche lo voglio, che divora elettricitá, ed é inutile poi fare gli ecologisti ;-).
Stendo appena posso fuori in giardino, oppure nella stanzina degli ospiti/deposito/lavanderia. E se la roba si asciuga a me col clima inglese si asciuga a tutti. Effettivamente quando tira vento e viene ben strapazzata la biancheria é piú morbida.
Quanto alle palline lavanti di Grillo le lascio a lui, che é meglio che non mi esprima sul comicoprofeta che le palline poi girano a me. Una grandissima fregatura (le palline, che avevate capito...).
PS: la mia dolce metá é stata educato dalla mamma a fare pipí seduto, ma mi fa un po' pena tutto accartocciato sul WC, e alla fine qualche pastrocchietto lo fa comunque quando si srotola e i condotti si raddrizzano (evitiamo particolari grafici), se mai ricostruisco il bagno mi piacerebbe installare un urinale da muro (alla sua altezza). Anatomicamente non puó far bene far pipí in una posizione cosí scomoda.

Anonimo ha detto...

detergente intimo, salvaslip, ammorbidente? Che d'è? ;)
Mi segno i possibili usi del bicarbonato!
Luisa

emily ha detto...

questa di farmi massaggiare con le palline me la segno, anche se mi sono accorte che sono piene di capelli incastrate....puah!
ieri ho fatto la spesa e ho comprat il bicarbonato...ne ho usato talmente tanto e dappertutto che stamattina era finito!

stefafra ha detto...

Io lo uso per pulire l'argento, oppure faccio una reazioncina di scambio ionico che é bellissima da vedere e funziona con cose intricate tipo anelli o spille. Occorre una tazza di acqua bollente salata, oppure "bicarbonata"(pare che il bicarbonato sia meglio, ma il sale funziona anche lui, e anche un mix dei due), e tante palline piccine di alluminio (carta stagnola), maggiore é la superficie meglio funziona.
Immergere il pezzo da pulire e stare a guardare la patina di ossidazione che se ne va. Sciacquare e lucidare con un panno.
Quando mio padre lavorava in ristorante ci pulivano tutta l'argenteria, su scala piú grande, usando gli avanzi di una fabbrica locale di alluminio.
Peró é meglio usarlo sugli oggetti in argento "solido" che se sono placcati potreste avere brutte sorprese alla lunga.L'argento viene fuori "nuovo" e pulitissimo, se vi piace un po' di ossidazione residua magari non é il metodo migliore...

DaniVerdeSalvia ha detto...

Bicarbonato in frigo ed aceto come ammorbidente li provo senz'altro, e che à femmena à da puzzà de fritto nun lo sapevo ma sono allineata: POISSON avec frites è il mio profumo!
Ciao,
Dani

extramamma ha detto...

Bellissimo post, anch'io niente ammorbidente, aceto, bicarbonato e W le pezzuole delle T-shirt stracciate!
e in culo a quelli di Nuvenia!

Pentapata ha detto...

ricordo distintamente mio padre uscire dal bagno e sentenziare che sì. Intima di karinzia lascia un buon profumo...ai piedi!

mamikazen ha detto...

i salvaslip favoriscono la proliferazione dell'amica candida.
voglio:
a) scrivere a punto croce la poesia sulla pipì seduta, e
b) pulire l'argento con il bicarbonato e le palline d'alluminio :))

Anonimo ha detto...

Visto che siamo in tema pulizie: qualcuna ha qualche buona idea per pulire il forno senza quegli spray che fanno tutto loro e poi ti puzza tutta la cucina di chimico per 3 giorni???
Dai, dai, per favore, qualcosa che non sia troppo a base di olio di gomito...
Ale

MNG ha detto...

nella casetta al mare noi 5 bagnanti GUARDAVAMO LA TELEVISIONE e abbiamo beccato la pubblicità di un prodotto assurdo: un erogatore di sapone liquido che non devi schiacciare, ma che RILEVA LA PRESENZA DELLA MANO, COSI' NON DEVI TOCCARE DOVE TOCCANO TUTTI! perfino la figlia piccola ha avuto dei dubbi: "ma se tanto ti stai per lavare le mani, cosa importa chi ha toccato prima?"
siamo al delirio...

LA LUNA NERA ha detto...

al mio naso, ammorbidente, ma anche troppo detersivo, non lasciano "quel buon odore di pulito" ma una puzza che mi fa tossire! e fuggire.
e fanno grossi danni anche alla pelle di chi indossa abiti così inquinati.
l'aceto è perfetto anche in vece del brillantante in lavastoviglie (uno dei detergenti più inquinanti).
invece i salvaslip non riesco ad abbandonarli completamente.
conto di migliorare, però!

Mammamsterdam ha detto...

Eh, abbandonare i salvaslip significherebbe buttar via il parco mutande e farsene una serie in cotone non candeggiato e cambiarsele tutte le volte che serve, e chi ci riesce?
Le palline di alluminio sono geniali, da sola non ci sarei mai arrivata.
Il punto è che per un sacco di prodotti, specie quelli nuovi come dice MAQ, la tecnica è di terrorizzarci con sporco, igine e malattie che evidentemente toccano una corda atavica in tutti noi. D' altronde se paragoniamo i costi di bicarbonato e aceto, con quelli dei prodotti che dovremmo usare, si capisce subito la differenza.
Appropò, per candida, bodet e fastidietti vari ho scoperto da alcuni anni l' olio essenziale di tea-tree, 20 gocce (non di più, per carità, provare per credere i santommasi) in mezzo litro d' acqua e lavarcisi, la candida va via in un paio di giorni. Non esagerare, però chi proprio pensa che l' acqua fresca non le basti per le pudenda, può sempre mettersene alcune gocce nell' acqua del bidet.

Diciamo che il grosso problema igienico per le donzelle è che da un lato i peli pubici fanno da imbuto quando si fa pipì, e chi si depila si ritrova a spruzzare tutto intorno, che non è il massimo, e il fatto che se non lavi bene l' imbuto ogni volta ti porti dietro l' odore per tutto il santo giorno. Niente, è fisiologico, che ci possiamo fare? Acqua fresca e passa la paura.

stefafra ha detto...

Per favore trattate il tea tree oil come trattereste un qualsiasi pesticida da giardino, o un medicinale prescritto dal medico. Tenetelo fuori dalla portata di piccole creature curiose, animali o bambini. É molto potente, é tossico se ingerito, é tossico per gli animali, soprattutto i gatti, puó dare allergie e irritazioni, non é detto sia sicuro in gravidanza e per i neonati.
Puó dare resistenze incrociate agli antibiotici se usato a concentrazioni troppo basse, selezionando ceppi batterici resistenti anche a altro.
Usatelo diluitissimo, e se avete la pelle delicata provate la diluizione che volete usare nell'incavo del gomito, una goccina, per vedere se vi fa reagire. E se una bottiglina non vi da fastidio puó essere che la prossima vi riempia di bolle, visto che non é standardizzato e il contenuto in terpeni e altre schifezzuole varia a seconda della stagione, della pianta, del produttore, di quanto vecchia é la confezione, di come é stata conservata, etc etc.
Una sostanza "naturale" non é necessariamente piú sicura di una di sintesi..una roba come il tea tree oil se fosse un medicinale sarebbe da vendere solo dietro prescrizione e con un foglietto illustrativo di 20 pagine di controindicazioni e effetti collaterali.

sofia ha detto...

allora provate l'argento colloidale ionico, che in sei(dico sei)minuti distrugge quasi ogni batterio e fungo, sulla pelle o sulle superfici, funziona come i vecchi sali d'argento, ma non provoca l'argyria, l'intossicazione che fa diventare la pelle colorata di grigio.lo spruzzo sille muffe delle pareti, sulle stoffe del divano, con una pezzuola ci disinfetto il graffio del gattino, ci disinfetto la coppetta mestruale,...a proposito provatela!!non solo ecologica e riciclabile per anni, ma COMODISSIMA!non mi accorgo nemmeno di averla su!

Mammamsterdam ha detto...

Stefafra, hai ragione e menomale che ci hai pensato tu, io certe volte le cose ovvie me le scordo, come mi sono pure scordata l' argento colloidale che però usavo per otiti e cose simili, non mi è mai venuto in mente di usarlo come disinfettante casa (ma quanto costa?).

E mi mandi il link per comprare la coppetta pliss?