giovedì 26 agosto 2010

Ma che bella la scuola

Secondo noi a Orso piace un sacco stare nel gruppo tre con la maestra Laura.

"È un gruppo piccolo con dei banchi piccoli", ci ha informati ieri.

Il gruppo è piccolo perché la scuola sta crescendo, quindi è la prima volta che abbiamo due terze. Finora tutte le classi erano o singole o accorpate (tipo la 5-6-7 e 8 tutti insieme di qualche anno fa). Poi lo scorso anno sono aumentate le classi della materna, da cui quest'anno si sono formate due terze. Orso è finito con il gruppo nuovo, non il suo vecchio, perché ci sembrava (a noi e alle altre maestre)che Laura forse lo sa prendere meglio. (Ma sono bambini che conosce bene comunque).

Probabilmente si, adesso è più al suo post e la classe piccola significa anche meno casino, che lui è sensibile a certi rumori e prima o poi toccherà lavorarci. Anche se lo scorso anno, quando ha avuto la fase di opposizione a oltranza, Laura stessa si preoccupava se sarebbe maturato abbastanza da reggere la disciplina e il lavoro di terza.

Secondo me quello che funziona è proprio la sfida. Orso è curioso, gli piace scoprire cose nuove e secondo me lo scorso anno, nella classe con i bambini più piccoli, si annoiava e distraeva troppo. E quest'estate è talmente maturato, che ha capito che tocca anche stare alle regole comuni, al mondo.

O, come mi è toccato spiegargli lo scorso anno, in piena crisi esistenziale:
"IO a scuola non ci voglio andare".
"Peccato, perché non si può fare diversamente. Tutti i bambini vanno a scuola e se non ti ci mando mi metterebbero in prigione perché non so curare i miei bambini. E io francamente in prigione non ho voglia di andarc, perché mi mancheresti troppo".
"Ma la maestra è troppo severa". (Ma quando mai, povera donna. Laura comunque lo è il triplo).

Allora l'ho guardato negli occhi:
"Ascolta Orso, la cosa importante è capire come funziona il sistema e usarlo a tuo vantaggio. In fondo la maestra da te pretende solo due o tre cose: che non dai fastidio agli altri, stai seduto quando devi e stai attento quando devi. Se lo fai da te, lei non ha più bisogno di controllarti tutto il tempo e a te rimane lo spazio per fare quello che vuoi negli altri momenti. E lei può occuparsi meglio dei bambini piccoli".

Proprio mentre mi dicevo: ma quanto sei cretina, che senso ha dire: usa il sistema a un bambino di manco sei anni che manco parla perfettamente italiano, cosa capirà mai, in quel momento preciso ho visto un lampo di intelligenza nei suoi occhi.

Proprio una cosa tangibile.

Aveva capito benissimo. E da quel giorno i problemi di disciplina sono immediatamente diminuiti e poi scomparsi.

La mia amica Monica, una fantastica insegnante, ha salvato a ripetizioni una serie di liceali sfaticati, appassionandoli alla letteratura con quello che gli poteva interessare. Al cannarolo metteva in mano Baudelaire e Verlaine, per esempio, finché il reprobo non scopriva che leggere può anche essere appassionante, e gli faceva scoprire così il sistema.

Io in fondo l'ho sempre pensato che con uno autonomo, anarchico e sovversivo basta fare leva sui punti giusti. Da allora ha smesso persino di perdersi per strada.

Ho ancora una vita davanti per pentirmene.

4 commenti:

Serena ha detto...

E' proprio vero che a volte basta poco. Secondo me più che insegnargli ad sfruttare il sistema, lo hai aiutato a focalizzare poche cose sulle quale è importante agire. Spesso i bambini non capiscono quale è il problema, e non perché siano stupidi, ma proprio perché il concetto di comportarsi bene è troppo vago ed è facile perdere le redini. Dicendogli che ci sono 2 o 3 cose solamente da fare ed elecandogliele sei riuscita a focalizzare l'attenzione su cosa esattamente gli serviva di fare. Più sono piccoli più hanno bisogno di esempi concreti, ma il concetto è sempre lo stesso a qualsiasi età.

Baudelaire al cannarolo :)

Anonimo ha detto...

Quello è un Signor Consiglio, altrochè.
(Ad averlo capito prima pure io...)

Francesca

Pythya ha detto...

Baudelaire va sempre forte. Ma anche Nietzsche con gli adolescenti in piena crisi esistenziale (per la serie nessuno mi capisce. ecco, appunto, leggiti questo grandissimo inattuale che non è mai stato capito). Ma anche Caravaggio e Bacon con chi pensa che la pittura sia solo Piero della Francesca. Insomma, il lato oscuro della forza, per citare Luke Skywalker. :)
Terro presente per eventualmente riciclare quello che hai detto al piccolo, quando il mio andrà a scuola.

TopGun ha detto...

tutta questa attenzione che la scuola Olandese ha per i ragazzi, è fantastica.