giovedì 8 luglio 2010

The remains of paper

- Il menu del matrimonio di Stefano e Mimma il 5 aprile 2003
- La ricetta dei passatelli di sua mamma dietro al biglietto da visita di Betta
- I dati per provare a rintracciare il mio ex cliente mafioso - che ad essere addentro alle cose bastava riconoscere il cognome, ma io faccio l'interprete e non l'inquisitore - e quando mi hanno fatto lui e i suoi amici il buffo più grosso della mia carriera ero incinta e ho lasciato perdere con la scusa che non ritrovavo i dati. Poi qualcuno mi ha spiegato chi erano. E ho lasciato ancora più perdere.
- Infiniti biglietti da visita di gente che non ricordo. Buttati.
- Altrettanti infiniti biglietti di gente che conosco benissimo e frequento da anni. Ed è bello ricordarsi che anche con loro c'è stato un momento di inizio, un punto in cui ancora non ci conoscevamo. (Buttati anche quelli, tanto so come rintracciarli).
- Infiniti biglietti di tanti indirizzi fa di gente di cui ho perso le tracce, me li sono cercata su LinkedIn e Facebook. Buttati.
- Una serie di robe che non ho voglia di annotarmi in Outlook, ma non si sa mai, e allora me li parcheggio nelle chiccosissime custodiedi plastica trasparente portabiglietti e se ne riparla fra 10 anni.

Oggi per un mio personalissimo concetto di riordino mi sono decisa ad aprire la mia prima scatola stracolma dei biglietti da visita che prima o poi mi devo riordinare. L'ho inaugurata nel 1998. Un altro secolo, praticamente.

E adesso passo alle altre nonostante il collo e le spalle ingrangrite. Che chissà mai che altri pezzi di vita possono saltarne fuori.

Perché intendiamoci, i panni li ho lavati, i vestiti miei e dei bambini da invaligiare sono quasi pronti, i piatti fatti e nonostante il resto della casa sia un bordello io oggi riordino carte. Sperando poi che il container non sia già pieno quando le andrò a buttare.

6 commenti:

Daniela B. ha detto...

Che belli i vostri scorci di estate, di verde bucolico, di bambini e canali.. :-) semplicità ed allegria!
Daniela
www.ilcoltellodibanjas.blogspot.com

nuvola ha detto...

Anch'io ho qualche scatola che non oso aprire...penso che riuscirei a a non partire per le vacanze colpita da sindrome da riordino! Consiglio di chiudere subito e riavvicinarsi a settembre:-)))

graz ha detto...

space clearing!!! da qualche parte bisogna pur iniziare, no??

/graz

emily ha detto...

vedo che anche tu seo presa dalla sindrome del riordino...in questi giorni ho intasato la discarica, il bookcrossing della coop con i miei libri e la casa del fanciullo con tutti i giochi che gli ho portato... se va avanti così i miei familiari nn si troveranno più un maio di mutande in cassetto ma in compenso fors emi srà passato questo umore nero e depressivo che nn riesco a scollarmi di dosso

Il Capo ha detto...

Brava!

silvia ha detto...

brava mi associo! io ancora navigo nel marasma di carta e vestiti!