domenica 11 luglio 2010

Spetteguless

Il capo di testa lo aveva capito. Io di pancia l'avevo deciso. Cordiali, buoni rapporti, ma non affezionamoci, non avviciniamoci, non intromettiamoci, che c'è qualcosa che in questa cordialità tra sconosciuti non mi quadra. Una distanza cortese che non costa neanche molto sforzo, perché tutti abbiamo la vita che ci insegue e questa ti lascia giusto il tempo per la banale cortesia dell'incontrarsi di corsa uscendo, rientrando.

"Buongiorno".
"Ehilà".
"Come va?"

Da quando siamo tornati dalle vcanze, improvvisamente neanche quello.
"Buongiorno" faccio io una mattina portando i bambini a scuola.
"Smettila", mi fa Ennio vergognoso e sottovoce.

Lo capisco. Pure io mi imbarazzo da matti quando i miei saluti vengono regolarmente e coerentemente ignorati. Che la prima volta dici: non mi avrà sentito, la seconda stava china a togliere il lucchetto alla moto, la terza forse l'ho detto a voce troppo bassa. Ma anch'io ancora adesso ci rimango troppo male se tendo una mano che non viene presa, che dico una cosa e non ottengo risposta. Figuriamoci un bambino. Figuriamoci il mio di bambino, quello così ipersesibile che gli si scortica la pelle dall'imbarazzo.

"Ti capisco, cosa credi? Però penso che se saluti tu non c'è mai niente di male e bisogna continuare a farlo, almeno finché qualcuno non ti dice di smetterla. E questo ancora non ce l'ha detto nesuno".

Sera, esterno, sta per arrivare il benedetto temporale, io china e infangata sull'aiuola a interrare le ultime due lavande prima delle vacanze, vedo passare e china dico ciao. Poi sento il capo che saluta mentre rientra dall'aver buttato le immondizie. Poi sento che lo ridice un po' più forte. Poi sento Orso che dalla finestra saluta e saluta e saluta e saluta ripetendo il nome, come fanno i bambini quando vogliono che li ascolti. Non mi alzo, non mi volto, non gli dico di smetterla. Sono curiosa. Poi si scatena la pioggia e in un lampo siamo tutti dentro.

"Senti capo, ma hai anche tu l'impressione che la vicina non ci saluti più? a me stasera è sembrata una certezza".
"Ma allora succede anche a te. Boh, ma mica le abbiamo fatto niente".
"Fatti suoi".

Mentre controllo la mail 10 minuti dopo apro questa: cari Barbara e Berend, vi chiedo cortesemente di dire ai bambini di non buttare robaccia dalla finestra. Capisco che a voi non sembra grave visto che succede mentre Barbara è in giardino e Berend sta rientrando e come al solito non salutate né me né il mio bambino e neanche dite niente su quello che sta succedendo. A me invece secca e ve lo dico, anche perché è un cattivo esempio per il mio bambino.

Inoltre vi informo che il comune mi ha appena dato il permesso di spostare il recinto al centro del vialetto, così potrò piantarci degli alberi, come si era detto".

Vado in bagno.
"Capo, leggi questa mail e vèstiti che bisogna chiarire il malinteso adesso, non quando torniamo fra un mese".
"Orso, ma davvero stavi buttando la carta dalla finestra?"
"Si".
"Ecco, non farlo più che si sporca per terra dai vicini e non è carino".
Poi esce. Poi rientra subito.

Alla porta c'era un biglietto: si prega di non suonare.

Decidiamo di suonare oggi, appena sentiamo cenni di vita.

La nostra conclusione stamattina è stata: continuiamo ad essere gentili e cordiali e chiariremo che sui saluti c'è un malinteso e che proprio è l'ultima cosa che deve pensare perché se c'è una cosa che facciamo è quello. Che apprezziamo che se c'è qualcosa è meglio dirlo subito che si risolve con serenità.

Però fuori dai denti ce lo possiamo dire con altrettanta serenità: è indubbio che la vicina sta fuori come un poggiolo, evitiamo di provocarla e soprattutto quando rinfaccia lei qualcosa guardiamoci bene dal rinfacciarle noi le nostre cose. Ringraziamo dio che ha chiesto e ottenuto il permesso di spostare il cancello così dividiamo in due il vialetto e non ci si pensa più.

E io mi chiedo: ma ultimamente, queste femmine di mezza età frustrate me le tiro tutte io addosso, o è la congiunzione astrale? No,perché se è così io come rientro a Ofena fra due settimane vado ad Andreina a chiederle di togliermi il malocchio. Perché 4 in un mese sembra un bel record pure a me. O magari come sempre sono io la stronza e lo sono a livelli tali che manco me ne accorgo.

Però adesso capisco meglio l'inguacchio di qualche mese fa, quando due vicini sono venuti alle mani e la polizia ha dovuto portarli via (non che l'abbia visto, me lo aveva riferito lei che sa tutto di tutti). si, decisamente, i vicini possono risultare stressanti.

9 commenti:

Paola ha detto...

Mi sento ancora niubba in faccende batave, ma l'impressione istantanea e' stata che i vicini sono la prima causa di mortalita' della nazione (e a noi e' andata piuttosto bene - enfasi su "piuttosto", che e' sempre meglio di)

TopGun ha detto...

posso capire che uno è timido e non saluta per quello, e che per questo può passare per scontroso o maleducato.
può succedere.

ma non rispondere ad una persona che ti saluta è proprio un atto di educazione zero.


poi, tra ADULTI non tra bambini, mandarsi le comunicazioni via mail....ma stiamo scherzando?????

non è che sta fuori come un poggiolo la signora, ha dei problemi.
saremo pure terroni noi, troppo espansivi per i canoni di altri popoli, ma all'inverso questa cosa mi sembra un eccesso assai più grave.

Comunque non è malocchio, è il mondo che sta andando a rotoli quindi stai tranquilla.

"Quann' è p' tutt', è mezza fest'" (Quando è condiviso da tutti un brutto momento, è mezza festa).


Auguri mondo, spero che t'aripigli!

Mammamsterdam ha detto...

Il proverbio batavo dice: è meglio un buon vicino che un amico lontano ed avendo tutti gli amici lontani io con i vicini sono sempre andata d'accordo. Però dei meccanismi, come dite voi, ci sono, sono di solito materia da barzellette oppure ti ignori e va bene pure quello.

Ma quello che dico io è proprio questo: io magari sono timida e può essere che dopo un po'saluto sempre più timidamente e discretamente, ma a questo punto ieri non poteva aprire la bocca lei? Non poteva cagarsi il mio, di bambino, che la stava chiamando e chiedergli sul posto di non buttarle la carta?

Una che passa il tempo a presupporre così tante cose per poi farmi dopo due mesi che non ci si parla perché semplicemente non ci incontriamo la partaccia per e-mail, per me sta male. Ma mica posso farmi inghiottire dal male suo?

Oh, buone vacanze e tutti, comunque.

Anonimo ha detto...

è quella non vegetariana, di cui non c'era da fidarsi? Beh se è lei, lo sapevi già di istinto che c'era qualcosa che non andava!!!!
Cerco di chiamarti domani... se non mi senti vuol dire che sono stata sommersa dai preparativi per la partenza (martedì all'alba!)E allora buone vacanze e speriamo di riposarci che ce lo meritiamo!!!!!!!!!!

Donna scorpione

Rabb-it ha detto...

E che non abiti in condominio... no meglio che non scrivo!
Sia mai che qualche vicino legge!

Però siamo riusciti a pitturare di fresco tutte le scale.
Manodopera nostra, di quasi tutti.
Ergo forse non mi dovrei lamentare.

Ok non mi lamento!

Buone vacanze.

mamikazen ha detto...

Meglio ignorarsi caldamente, a questo punto. Hai visto mai. :(

nuvola ha detto...

Oddio! Ho avuto una riunione di condominio la scorsa settimana che assomigliava di più ad un western che ad un incontro pacifico tra esseri umani. Ma devo confessare che la tua vicina è, quasi, imbattibile! E poi la mail invece di bussare alla porta per parlarsi faccia a faccia: Che tristezza!

stefafra ha detto...

Ah, vedo ceh i vicini sclerati ci sono ovunque.
La nostra é giovane, sulla ventina, i di lei nonni sono simpatici vecchietti e ci hanno detto di portare pazienza che "é stressata", ma lei protesta se per sbaglio taglio qualcosa sul tagliere dopo le 10 di sera.
Un mattina ha bussato alla porta alle 7.20, incazzatissima, dicendo di smetterla di fare casino.
Poi ci siamo trovati una letterina del tipo di quella vostra nella posta pure noi, con la fanciulla che ci minacciava di fare casino lei la mattina presto se noi continuavamo alla sera. Il nostro casino essendo costituito dal camminare su e giú per le scale (in ciabatte, ma le scale sono di legno), dal cucinare e dal lavare i piatti nel lavandino della cucina, che confina in parte coi vicini. Dopo le 10 é il coprifuoco.
Poi ogni tanto é contenta e ci porta le tortine "in segno di pace"...
Mah

silvia ha detto...

sto scoprendo più cose in questo ultimo mese sui vicini...sono basita. mi tengo il pazzo separato, la vedova mangiona, la mammachenonvoleva e lasotutto ma fingo di non sapere un cavolo e non mi lamento