È da un po' che mi sto chiedendo cosa fare per avvicinare i bambini a nuove attività, in particolare Orso che un po' è più pigro del fratello e magari non sa ancora cosa gli piace.
Tempo fa mi è capitato un volantino di un'associazione che organizza dei campi di tre mattine per fare calcio o hockey, con specialisti che insegnio ai bambini a migliorare le prestazioni, campi che si conclusono con guerre d'acqua e gavettoni, che sono la parte più interessante per i miei figli. Solo che € 160 a bimbo mi sembra una bella botta. Tocca cercare queli che organizza il comune, perché fanno subito a riempirsi.
Mercoledì però il capo ha assistito la scuola per la giornata degli sport che fanno ogni anno. Stavolta l'hanno organizzata al campo di atletica vicino al nostro club di calcio. Io l'atletica la vedo molto bene per Ennio e infatti è arrivato secondo in corso, ma proprio su una lunghezza enorme. Il primo era l'amichetto che già fa ateletica e che sapeva come gestire le proprie energie fino alla fine invece di scattare subito al massimo.
Ci siamo ricordati con il capo che nei 100 mt. neanch'io ero male da piccola, e che ho fatto con piacere salto in lungo e salto in alto. Il salto in alto mi è andato male perché avevo un blocco psicologico o pippa mentale per il limite di 1,40. Magari saltavo anche iù in alto, ma come vedevo l'asta a quell'altezza lì mi bloccavo, facevo cose assurde.
Il capo invece correva la mezza maratona quando l'ho conosciuto e soprattutto sui 5 km. aveva un tempo bellissimo. Mi ha guardata come a dire: ecco come ti rovinano le donne.
Insomma, per il prossimo anno voglio cercare una società di nuoto per togliermi il pensiero del diploma di Orso e per vedere se Ennio alla fine può fare qualcosa come tuffi o nuoto a livello sportivo. Il Capo a volte gli fa vedere qualcosa di pallanuoto quando siamo in piscina.
Insomma, mi piacerebbe fargli fare delle prove con quegli sport che a mio avviso gli potrebbero piacere o con cui ho affinità. Arti marziali, ginnastica srtistica o atletica. Vedremo. Orso è più da sport individuale mi sa.
Ad ogni modo io mi sono un po' stufata con il club di calcio. A Orso non piace, a Ennio si ma soprattutto per via degli amici che vanno e vengono anche loro. È soprattutto lontano e devo affittare la macchina per 4 ore ogni volta. Mi piacerebbe qualcosa più vicino a casa per andarci in bici. Peccato perché l'atmosfera è molto carina, anche per questo mi ero messa a fare volontariato al baretto.
Però.
Però nel frattempo, alla prima ci fai appea caso e ti chiedi se sei tu che fraintendi, alla seconda ti dici ma che è, un vizio e alla terza hai la certezza che il vecchietto che gestisce il bar, uno di quei soci che stanno lì da una vita e ormai fanno parte dell'arredamento cià proprio il vizietto della mano morta.
E io davvero mi sono trovata disarmata, perché non ho problei a dare un pugno o comunque reagire con energia se uno proprio mi mette la mano sulla chiappa, ma queste cose sottili, striscianti, vaghe, che nn sai mai (cioè, alla terza lo sai e con certezza, ma prese uno alla volta fingono di essere un caso) ecco, io ogni volta ci resto talmente di merda che non so cosa dire. Anche perché sono ben distribuite le volte, nel frattempo me ne scordo e mi rilasso.
Non sapevo che fare: ignorare la cosa e non andarci più è la prima, ma che me lo sto a fare a fare il percorso con la psicologa se continuo con il conflict avoiding che mi caratterizza così bene?
Le altre madri che fanno i turni le conosco solo per e-mail. Non mi va di dare il via a una gogna mediatica che no sai dove va a finire. Le madri che conosco si guardano bene dal farsi coinvolgere in checchessia, si portano il computer o il giornale e aspettano che i figli finiscano e poi se ne vanno.
Lo dico all'allenatore? Lo conosco talmente poco anche lui.
Però:
Hanno sempre problemi a trovare volontari per il bar, non vuol dire molto ma qualcosa vuol dire. Quante se ne sono andate in silenzio senza magari chiarirsi bene la situazione, semplicemente per un vago senso di disagio che non sai manco come formulare?
O quante si dicono: vabbé è un vecchio, sarà una sua forma di espansività, stai a farci caso? Non so, ma potrebe persino esserci qualcuna che la vede così, ti sposti due passi indietro e finisce lì.
Quest'uomo, pensandoci bene, sa quello che fa, quindi lo fa spesso, non solo con me.
Allora ho deciso, incoraggiata da santa suocera che proprio recentemente ha sentito al suo lavoro indipendentemente le une dale altre tre donne fare dei commenti casuali su un collega specifico, che io acchiappo da parte o l'allenatore, o i cosniglieri che il sabato stanno in ufficio, mi porto il capo come sostegno morale (toccherà ricordarsi di dirglielo, che non ho avuto tempo, capo vabbé, lo starai leggendo?).
E, lo scrivo che fa bene esercitarsi in anticipo, gli dico:
cari belli, io non ho più voglia di stare al bar per il seguente motivo. Non so se già ci sono stati dei precedenti, francamente non mi interessa perché appena posso convinco mio figlio a fare altro e qui, nonostante mi piacciate molto come spirito di club, la famiglia Diga non la rivedete più e chiuso il discorso. Non voglio stigmatizzare nessuno e se decidete di fare qualcosa sono fatti vostri, vi invito a stare all'erta, chiedervi perché è così difficile trovare volontari per il bar e magari alla prossima che sentite ricordatevi di me e fate 2 + 2.
Troppo lunga, si accettano suggerimenti.
Ma comunque mi interessa a questo punto anche cosa mi rispondono, perché mandare dei bambini in un posto dove non c'è una cultura dello stare attenti a questo tipo di comportamenti per evitarli, se ci metto io, che sono grande e grossa, tutto questo tempo e questa fatica per riconoscere che c'è un'atmosfera che mi mette a disagio, capire cos'è e decidermi a parlarne, se qui qualcuno mi molesta un ragazzino o una ragazzina, come la mettiamo?
Perché alla fine la vera domanda è questa. E cercare una risposta per me adesso spero mi aiuti in futuro per insegnare ai bambini a stare all'erta (senza renderli nevrotici) e al primo segnale reagire e venirmelo a raccontare.
Che cosa difficile quando vuoi offire delle possibilità ai bambini fuori casa e poi proprio tu ti rendi conto che il posto dove li mandi non ti tranquillizza per niente. Ma si cresce tutti, magari riuscirò pure io prima o poi a parlare serenamente con il reprobo nella serena certezza che nulla di quello che mi risponderà mi darà lo stimolo irresistibile a spalmarlo al muro con una pizza.
12 commenti:
Confesso di avere in odio il contatto fisico non richiesto, quindi la spalmatina sul muro se la sarebbe ritrovata nonostante l'età se beccava me... forse la prima volta sarebbe stata solo un'occhiataccia, ma se risuccedeva il poverino avrebbe assaggiato la mia di mano, senza tanti complimenti.
Lo so... non è educativo.
^_^
io penso che avrei affrontato direttamente il vecchio. magari all'inizio con un "stai attento" poi "mi da fastidio essere toccata" e se continua ancora allora magari andare più nello specifico.
in effetti con mia nonna (pace all'anima sua) ho fatto così, e visto che non capiva sono arrivata anche ad urlarle di non toccarmi più... vabbè...
Dato che sei adulta, secondo me (lo so che non è facile, ma è tanto terapeutico) dovresti essere tu a bloccarlo nel momento in cui ci prova, guardandolo negli occhi e dicendogli a brutto muso qualcosa tipo "ahò, non ci provare, ma non ti vergogni alla tua età?". Poi fosse in me non farei altro, ma dato che è un posto frequentato da ragazzini in questo caso parlerei con i responsabili e gli direi che con il tizio ci ho parlato io, ma che loro lo tengano d'occhio perché se ci riprova con qualcun altro grande o piccolo che sia devono assolutamente intervenire.
Vic
Sì, non è bello un tizio così a piede libero dove ci sono ragazzini/e, anche se a lui piacciono solo adulte comnunque non è educativo, per usare un eufemismo. I responsabili devono prendere provvedimenti, sennò che responsabili sono? E la pizza magari no, però un bel "Tolga la mano dal mio didietro e non si permetta mai più" ci sta tutto. Scandito bene e impostato...
Ufff... Leggo leggo leggo sempre i tuoi post e non riesco mai a trovare un attimo per lasciarti un commento:( faccio un riassunto veloce di tutto quello che ho in testa, innanzitutto i tuoi bimbi sono belli sempre.. Non solo quando dormono;) poi ho finalmente capito che la mia patologia ha un nome: "conflict avoiding " poverammè solo tu mi puoi capì!!! Infine ho letto un post bellissimo su psicolab e ho la mail di una psicologa che fa corsi a genitori, insegnanti e soprattutto bambini su come affrontare le molestie, poi ti mando l'articolo che è piuttosto lungo,(ricordamelo) vorrei invitarla a tenere un corso qui, chissà che non ci se la fa! Un bacio, Lori
ciao,
dov'e' la difficolta' a farsi rispettare in questo? e' un anziano ma e' ancora un adulto...ed e' solo un pervertito. tu stai lavorando da volontaria e ti stai a fare dei problemi perche' hai paura del "backlash" se dici ai responsabili che c'e' qualcuno che da' fastidio?
fatti rispettare!!!
:)
m.
Capisco che è difficile spiegare la situazione così come ho fatto (ai miei amici in macchina ho rifatto i gestacci incriminati e hannno capito subito, uno anzi ci ha raccontato quando a 12 ha iniziato ad andare as cuola in bus, ha scoperto il contatto con i corpi e faceva il vuoto intorn a sé, scendendo alla fermata tutto rosso di eccitazione ecco a 12 io lo capisco pure).
Qual'è la difficoltà di un cofnronto sul momento? Il fatto che io lo capisco 5 minuti dopo cos'è successo, perché nno so se siete mai stati su un autobus affollato, ma ci sono un serie di contatti con corpi estranei che in certe situazioni accettiamo perché improntate alla reciproca indifferenza. Quindi nel mio caso specifico si fa fatica a capire quanto un gesto sia premetditato e quanto casuale e nella circostanza, persino 'normale'.
Il punto è che il gesto normale prima di tutto non è reiterato e poi non ti lascia a quel punto la sensazione strana che qualcosa nn vada, che allora cominic a rifeltterci e poi ti dici; mannaggia a lui, lo possino. Ma a quel punto, 5 minuti dopo, quando uno sta a fare tutt'altro, che ti confronti?
E qui vi faccio io una domanda: vi siete mai chiesti perché certi tipi di molestie siano talmente impalpabili da discutere e provare (nel senso che l'impunito in questione può tranquillamente fingere di cadere dalle nuvole e poi l'isterica sei tu?) che una rinuncia a priori per non aggiungere al danno la beffa di non esser presa sul serio? Ecco, io è di questo che sto parlando.
E a quel punto la manata sul culo aperta e inequivocabile è molto più facile da gestire, solo che non a caso in materia di harassement le cose non sono facili ed è per questo che si è capito in certi luoghi e circostanze bisogna applicare delle politiche proattive.
Poi tanto è sempre colpa delle femmine, non facciamoci illusioni.
Un'al tra occasione per rivalermi non ci sarà perché essendo appunto una cosa che accade con una persona specifica e in una circostanza talmente circoscritta che non mi cstrin ge nessuno ad andarci, anche perché gli allenamenti sono belli che finiti, ho deciso che me la tengo e mi faccio i fatti miei.
Ne ricavo una presa di consapevolezza che prima mi mancava, perché per fortuna no mi era mai capitato. Mi resta anche l'amarezza che sia successo, perché insomma, per quanto innocua, è comunque una lezione alla mia integrità e scusate se è poco.
insomma, spero non ricapiti mai più ma se dovesse so anche riconoscerlo e magari avrò modo di intervenire.
E in un certo senso mi dispiace averne parlato proprio ora che Graz ed Emily sono in viaggio, perché mi sarebbe piaciuto sentire la loro in proposito.
Rispondo solo sulla cosa che tanto poi la colpa è delle donne.
La colpa è anche delle femmine che stanno zitte, se quelle che parlano fanno la figura delle isteriche.
Poco ma sicuro che la cosa non doveva essere un evidente manata, o non avresti avuto problemi, ho letto il post avevo capito il tuo dubbio.
E so anche che la pizza non sarebbe stata il caso, ma solo per non scendere al livello del verme in questione.
Però quando ho letto mi è uscito di getto lo sfogo, prossima volta mando indetro il getto e mi tengo per me le mie opinioni.
La prossima volta però, per questa invio ancora.
^_^
Rabb-it, io sullo scendere al livello dell'interlocutore ho smesso di farmi problemi. C'è gente a cui bisogna andare incontro al loro livello sennò non capiscono e questo caso specifico secondo me ci sta tutto.
Certo, il punto è che essendo donna di pensiero e non di mano faccio molta fatica a menare, quindi al dunque agari non ci riesco, però è liberatorio pensarlo.
Se vuoi la prossima volta vengo io con te. Io penso e meno contemporaneamente e considerato il mio soggiorno in Turchia ho una vasta espereienza in materia di mano morta apppena impalpabile, quella del tipo ti sento non ti sento..... Il mio mostro numero 1 frequenta una piscina privata qui a nord. .... Lui si trova molto bene è un gruppo piccolo e ben affiatato. Penso sia l'ideale per Orso!Guarda il sito www.zwemschool-spetter.nl
Ciao Giulia
Graz di ritorno dalla campagna di sicilia...
Che dirti? l'insicurezza la fa da padrona in questi casi. Che tu hai il dubbio ma poi pensi e se non ho capito bene? e se passo per pazza? e se ho capito benissimo ma quello mi fa passar per scema uguale?
Poi ti rifai il film e ti vengono in mente millemila modi in cui tu vieni fuori come splendida e l'altro come merda.
Peccato che poi il giro di nuovo va di nuovo un pò così.
Secondo me bisognerebbe trovare il modo di metterla in burletta, che niente come una risata per far passare per fessi le persone. Prenderlo in giro coinvolgendo gli astanti per esempio, magari anche un pò di volgarità non ci starebbe male.
Questa settimana siamo state da un'amica che ha la lingua più affilata del creato e la tracotanza di una vera popolana, uno così se lo mangerebbe a colazione senza bisogno di spalmarlo stile pizza o di passar per isterica e gli farebbe passar la voglia per un bel pò
Io mica sicura che ci riuscirei però, anzi ...
/graz
Manco io meno, finora mi sono sempre bastate le occhiate, mi dicono che trafiggo meglio di un pugnale e ho una mezza idea che ci sia anche del vero, ovviamente mi è andata di fondo schiena che ho sempre trovoato gente che capendo il soggetto, una vipera fatta e finita, si fermava... mi è andata bene va.
Molto.
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