domenica 30 maggio 2010

Un tranquillo weekend in famiglia


Stavolta la presentazione di Statale 17 a Lille me la sono venduta al capo come weekend in famiglia dalla zia: perché il contatto con Mon, della Librairie Internationale VO l'ha appunto procurato mia zia, mia entusiasta lettrice e che bello, perché è una zia letteraria e perfezionista che non fa concessioni a nessuno, quindi è un complimento.

Quindi dopo una settimana in giro e la replica di M.E.L.M.A. per la Dante Rotterdam che venerdì (ma era sabato tecnicamente) sono andata a dormire alle 2, siamo partiti con calma con l'idea che nonostante il famigerato tunnel Kennedy ad Anversa, che da anni andrebbe potenziato ma da anni tocca fare la coda, comunque saremmo arrivati alle 16.

Invece hanno pensato bene, per lavori al manto stradale, di chiudere due corsie proprio sabato.

Siamo stati in coda 2 ore e mezzo, con i bambini da tener buoni a botte di succhi di frutta (il poco da mangiare che avevamo è finito molto prima della coda), abbiamo sperimentato la nuova tecnica di: fa pipì nella bottiglia dell'acqua vuota senza bagnare i sedili (e ci siamo riusciti benissimo, Orso ha fatto in due rate un mezzo litro abbondantissimo, un record).

In libreria mi hanno aspettata, ho conosciuto tante personcine carine tra cui due oriundi di Castel del Monte e poi Mon, alla quale mi sarebbe piaciuto di più chiedere delle sue motivazioni per aprire proprio una libreria specializzata in edizioni originali, ma lo farò prima o poi per la radio.

Ai bambini ho comprato il Piccolo Principe in italiano.

Poi abbiamo visto gli zii e conosciuto Arturo, che è bellissimo, tutto sua madre biondo e occhioni azzurri e sorriso e un sacco di altre cose, ma con il ricciolo pazzo del padre proprio in cima al cocuzzolo. Che mi chiedo: ma i bambini che dormono dalle 8 di sera alle 8 di mattina a 9 mesi, sempre degli altri sono?

Per fortuna poi sua madre, che invece ieri era a Londra per lavoro (e sono andati a ballare fino alle 2 di notte con tutti i congressisti) quando l'ha sentita al telefono questa storia l'ha sfanculato bellamente, perché quando c'è lei lui si sveglia sempre quelle 4 volte a notte urlando, e poi si riaddormenta.

Che lei il co-sleeping da me raccomandato lo proverebbe pure perché sa che quando l'ha fatto funziona, ma il signor papà, forte dell'esperienza pregressa con gli altri due figlio, al co-sleeping non crede per principio.

"Mamma, ma perché noi abbiamo tanti zii e tanti cugini dapertutto?", mi chiedeva Ennio per strada, che credevo che avremo visto anche i due cuginoni, che però quel weekend lì erano con la madre.

"Perché mamma viene da una grande famiglia e perché quando andiamo all'estero andiamo di solito dai parenti" gli ho spiegato.

Poi stamattina siamo andati al Carrefour a fare la spesa (e mi sarei allargata molto di più di quanto abbia fatto, ma hélas e siamo ripartiti e non c'erano code.

Però per strada, visto lo scarso successo del Piccolo Principe con Orso, ho inaugurato la stagione delle favole lì per lì. Una comincia a raccontare e se le inventa lì per lì man mano che andiamo avanti.

E come ogni autore di best-seller sa, meglio tenersi larghi per il futuro. Volevo cominciare con la storia di una regina che aveva tre figlie principesse, poi ho deciso che era meglio sette. Hai visto mai che ricapitiamo in una coda?

Siamo già alla terza puntata e man mano che andiamo avanti vi riferirò tutto. Non è difficile, anche se Ennio è rimasto deluso:
"Ma te la stai inventando adesso, io voglio una vera storia" protestava il mio primogenito.
"Ennio, tutte le favole sono inventate" spiegava il padre. Che noi studenti di lettere Propp prima o poi ci è toccato, e quando sai il meccanismo è fatta. L'idea me l'ha data mia mamma in Italia, che una volta ci ha provato con successo.

E adesso si è convinto anche lui: avevamo iniziato con la prncipessa 1 e la mela d'oro, la principessa 2 e la spada d'oro e i 7 cavalieri imbranati, per passare alla principessa 3 e lo scudo d'oro, il drago e la stiratrice.

Per domani mi chiedono gli occhiali d'oro perché la regina non ci vede, la banana d'oro (e lì mi sono ammazzata dal ridere, ma non potrò raccontargli quello che vorrei, quindi mi sa che diventerà una pera d'oro) e si concluderà con la corona d'oro. Il resto lo vedremo per strada.

Comunque la morale della puntata 3 stasera è stata: meglio una buona stiratrice che un marito imbranato e su questa frase che mi sento di sottoscrivere dopo aver già stirato due camice al capo, vi auguro la buonanotte anche a voi.

2 commenti:

mamikazen ha detto...

NOooooooooooooo!
I panni da stirare... NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!

eli297 ha detto...

ciao, secondo me il piccolo principe e` piu` per adulti che per bimbi, mi ricordo che da piccola mi ha vagamente interessata, invece da grande mi piace grandemente !!
ciao da cork

elisabetta