Joyce Roodnat è giornalista per NRC Handelsblad, uno dei maggiori quotidiani olandesi e ha appena pubblicato un libretto edito dall' editore olandese Contact intitolato: Cosa vuole la donna?
Vi traduco una pre-pubblicazione perché dice cose che mi interessano, e infatti domani vedo di procurarmi il testo per intero.
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La donna non vuole essere un uomo
Una donna non vuole essere uomo. Questo si sa.
Ma non è così semplice.
Che una donna non voglia essere un uomo, gli uomini proprio non riescono a immaginarselo. Proprio non ce la fanno, non possono crederci e basta. Perché gli uomini non solo decisamente non vogliono essere una donna, gli uomini vogliono soprattutto non essere mai altro da un uomo.
Complicato?
Ma no, basta guardare alle reazioni che ci sono quando qualcuno sceglie le caratteristiche esteriori dell'altro sesso. Le donne che seguono il sentiero della mascolinità non devono contare su troppa comprensione o aiuto. Se una ci prova ad assumere un comportamento maschile, riceve dei commenti sarcastici: che virago. Oppure: guarda guarda, questa li porta lei i calzoni. Oppure: ma che, vuoi avere il mio uccello?
Ma se una donna è talmente consapevole di sé che nonostante tute le opposizioni e il sarcasmo, continua a fare l' uomo, alla fine riesce a ottenere rispetto.
Donne in abito da uomo. Donne che si muovono come un duro. Donne che camminano un pelino a gambe divaricate. Donne che si siedono stravaccandosi, il pube leggermente sollevato.
Donne che non si chinano partendo dai fianchi (aggraziato) ma dal collo (forte). donne che accentuano la larghezza del proprio torace (le spalle) al posto della profondità (seno). Donne che ritengono scontato che in compagnia siano loro a mobilitare l' attenzione, e che ci riescono pure.
Se una donna mascolina di questo tipo è anche testarda, gliela passano. Perché nei fatti vuole qualcosa che chiunque, uomo o donna, si può immaginare. Tutto questo è possibile e già succede da tanto tempo.
Allora le donne vogliono essere un uomo?
Ma no.
Perché quella donna in camicia da boscaiolo fa sottilmente in modo che il suo esser donna sia innegabile. La cravatta nel suo abito maschile la evita, perché le spezza la linea della gola. La cravatta è già un passo troppo lungo, è più qualcosa per le adolescenti giapponesi in uniforme scolastica, e questo appartiene al reparto fantasie erotiche, e non fa parte quindi di quanto stiamo dicendo.
La donna quella tuta da operaio la complementa con un cespuglio di capelli (o di legno, se ce l' ha sottomano) mica da poco. O con una canottierina trasparente. Non si fa mancare un gioiello ben puntato sul colletto aperto della camicia. Una donna in smoking porta i tacchi.
Marlene Dietrich dimostrò come possa diventare infernalmente sexy quell' abito da pinguino chiamato tight. I pantaloni attiravano l' attenzione sulle sue famose gambe (assicurate per un milione di dollari), questo in un' epoca che dubitava della rispettabilità di una donna in pantaloni maschili. Dietrich ha dimostrato chiaramente di desiderarla, l' identità maschile, e che questo erotizza la donna. E questo vale sempre, fino a una donna in boxer.
Ma perché una donna che si comporta e/o traveste da uomo strombazzando contemporaneamente il proprio sesso viene considerata così attraente? La risposta è semplice. Così facendo conferma la convinzione maschile che ognuno, nel profondo del proprio cuore, desideri essere un uomo, anche le donne.
A questo un uomo ci arriva, Era quello che lui pensava già.
Il che chiarisce anche immediatamente perché l' altra faccia della medaglia, l' uomo in abiti femminili, sia una barzelletta. Nella commedia A qualcuno piace caldo (1959) Jack Lemmon e Tony Curtis si fanno passare per donne e la parte migliore è la battuta finale del film: "Nessuno è perfetto". Questo è quello che Jack Lemmon si sente rispondere dopo aver ammesso di non essere una donna, anche se ha addosso una gonna e una parrucca. Lui è un uomo! Ma guarda! Si strappa la parrucca dalla testa e pianta le gambe ben allargate l' una dall' altra. Giusto la gonna non se la tira su, per far vedere il rigonfiamento nelle mutande, ma ci manca veramente poco.
Cosa vuoi che sia, è la risposta stoica. " Nobody's perfect". Fine del film.
Perché questo è così divertente? Perché lui, il machoman innamorato di Marilyn Monroe, viene identificato con una donna, anche quando è dichiaratamente un uomo.
Gli uomini in abiti da donna, gli uomini truccati, con rossetto e fondotinta, qui sembra trovarsi il confine. Questo è tradimento al sesso maschile. Per quanto, a ben vedere, se si tratta di un kilt scozzese, improvvisamente vale come una cosa supermaschia. Profumo e mascara da uomo prendono piede e marcano attualmente l' uomo che piace alle donne.
Per quanto l' esagerazione non è consentita... un uomo effeminato suscita sospetto, non solo da parte degli uomini ma anche delle donne. Gli uomini si sentono minacciati, mentre le donne in prima istanza non lo prendono sul serio.
Se le donne che hanno atteggiamenti maschili possono essere accettate o persino considerate attraenti, l' uomo femminile non lo è direttamente. L' uomo femminile deve prima dimostrare di essere davvero un uomo, indipendente dal fatto se sia omosessuale o etero.
Che una certa parte della scena omosessuale scelga per il body-language femminile ha anche poco a che fare con le donne. Gli omosessuali mica vogliono essere donne, dioliscampi. Esagerano l' eleganza, l' abbigliamento, il trucco e soprattutto la motricità femminile. E lo fanno in un modo che nessuna donna vorrebbe fare proprio, a meno che non stia imitando un gay.
In questo modo gli omosessuali lasciano vedere di essere uomini fuori dal comune. Provocano. Rivendicano il diritto alla differenza, il diritto di essere altro dall'etero. Ma sempre conservando tutto il potere, la forza, la dominanza e altre piacevolezze riservate agli uomini e senza le quali la vita per loro non varrebbe un centesimo.
Si tratta di piacevolezze che alle donne non interessano per niente. Perché le donne approfittano volentieri dell'una e dell'altra parte, ma non vogliono essere un uomo, anche se vedono benissimo i vantaggi che ci sono ad esserlo.
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Fine prima parte, ne manca un' altra che cercherò di tradurre in settimana, ma mi interessa intanto sentire cose ne pensate voi. Diciamo che mi piace l' approccio e riconosco alcune cose, ma altre mi sembrano tirate un po' per i capelli.
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