venerdì 1 ottobre 2010

Bipolarità

"Te lo volevo chiedere da tanto tempo, ma anche tu sei bipolare?"
"Boh, che ne so. Da che si capisce?"
"Ah, io me lo sono sempre immaginato che c'era qualcosa poi a ventanni ero in terapia ed è saltato fuori".
"Cosa vuoi che ti dica, io magari di carattere un po' lo sono pure ma non a grossi livelli credo".

Però a questo punto mi viene il dubbio. Sarò bipolare io? Spiegherebbe un paio di cose, in effetti. Ma no, che vado a pensare.

Poi se questa conversazione ti capita a mezzanotte, nella tua libreria preferita dove hai appena ritirato otto copie di grammatica tedesca per un corso che comincia domani alle 10.30 e sarà il caso che vada a farmi vedere in faccia dai clienti che ormai mi hanno dimenticata e se la suonano e cantano direttamente con l'insegnante, santa donna, che però mi ha chiesto l'aumento per questo.

Se tu alle 18.27 ti ricordi che l'orario di apertura della libreria è dalle 11 alle 18, se ti risponde la segreteria telefonica, se sai che la socia occulta abita a fianco e talvolta si chiude dentro la sera a lavorare al computer, se le mandi un sms e una mail chiedendo se ti apre a qualsiasi ora, anche stasera perché so che lavori fino a tardi, ma altrimenti domani un po' prima delle 10 va benissimo uguale, per non fare con i tedeschi la solita figura da italiana disorganizzata che quei libri li ho ordinati settimane fa, ma poi non sono proprio riuscita ad andarli a prendere prima.

Se la santa donna legge l'sms e ti telefona alle 23 interrompendo il menage familiare, ma gliel'ho detto io ("Ma chi ti chiama a quest'ora" "Fermo, fermo è la mia salvezza") e a mezzanotte appunto in pigiamo e poco altro sopra sei in libreria e ti senti fare questa domanda da una signora poco più giovane di tua madre in pigiamone di flanella, be, che ne so, forse lei ha la vista lunga ed io in effetti, un pochino pochino, forse così, un cenno di bipolarità magari non lo escluderei nemmeno di averlo.

E adesso toccherà dormirci sopra e magari domattina mi è passato

11 commenti:

TopGun ha detto...

e però che città fantastica una capitale che permette ad una mamma di uscire di casa alle undici passate, per andare in una libreria.


questa cosa ha catturato totalmente il mio interesse facendo passare in secondo piano il discorso sul bipolarsimo, di cui so poco o nulla.

Buona Giornata.

Mammamsterdam ha detto...

Guarda, io ne conosco un paio di capitali che permettono a chicchessia di notte di prendere la macchina (o la bicicletta, se è per questo), andare a farsi i fatti loro e rientrare tranquillamente.

Che magari mi sono scelta questa anche perché mi dà questo tipo di sicurezza forse c'entra.

Però in generale a me sembra che siano più le paure che si fa la gente che non i fatti. vogliamo organizzare la notte bianca in pigiama delle madri? Che tanto se abbiamo comunque figli piccoli che ti svegliano quando gli gira, tanto vale approfittarne e fare con calma e senza traffico quelle cose che di giorno ti stanno tutti tra i piedi:-0

cristina ha detto...

io mi sono bipolare, non voglio che lo certifichi un dutur che poi mi spavento! cioè solo una si psaventa l'altra lo sa già quindi....
io sono uscita in pigiama ovunque più o meno opportunamente. Hai ragione molto spessp sono più le paure dei rischi, insegnavo al serale a Torino e mi facevo mezza città in bus dopo le 22.30 mai capitato nulla...potrebbe essere stato anche culo, ma io e me stessa condividiamo un'incrollabile fiducia nel prossimo.

grazie dio è venerdì

Rabb-it ha detto...

Ma questa se ne esce con una domanda del genere?
No...ok il mondo è bello perchè è vario!

Mooolto vario!

^_^

TopGun ha detto...

qui a Napoli, a parte che per le ovvie motivazioni dovute al territorio, non è così semplice.

non saprei come meglio descrivere meglio se non con dicendoti semplicemente questo, questo tuo breve racconto sembrava un pezzetto tratto da un libro.
Una storia.

confrontata a certe realtà, io l'ho percepita così.
che ce ne siano un altro paio di capitali così lo so, ma io facevo il confronto con la realtà di casa nostra.
assolutamente diverso.

Mammamsterdam ha detto...

Rabb-it, ci conosciamo da un bel po' e si, per lei è una domanda normalissima.

Top Gun, vedi, a me Napoli non era venuta in mente, ho pensato a Roma, a Milano, ma in effetti su Napoli mi viene da darti ragione anche se non la conosco per niente.

Cristina, io mica l'ho capito cosa vuol dire bipolare? Toccherà guardare su wikipedia. Diglielo pure a quell'altra per piacere.

stefafra ha detto...

Bipolare.
Diciamo che se un giorno scoglionatissima e non vorresti uscire dal letto, e un paio di giorni dopo tutto ti sembra roseo e belllissimo, la vita ti sorride e hai piani bellissimi e creativi, poi ricominci con lo scoglionamento etc etc potresti essere bipolare.
Malattia oggi molto di moda tra VIP's vari.
Io sono depressa e basta di tendenza, ma ho la mamma decisamente bipolare anche se mai diagnosticata, lei da la colpa allo zodiaco, alla naturale volubilitá dei "cancro", che si fanno "stregare dalla luna".
Per mé é sempre stata una gran rottura di scatole non sapere mai che reazione aspettarmi lei.
La stessa richiesta banale tipo "posso andare fuori domani, andiamo al cinema e per una pizza con Caio e Sempronia" poteva infatti essere accolta con "che bello posso venire anch'io!", o "certo vai pure" o con "No, é pericoloso,c'é la nebbia e le strade sono buie e se avete un incidente con la macchina, ti investono, ti rapinano, ti stuprano, ti rapiscono gli alieni (questa l'ho inventata)...", il tutto a distanza di una settimana o due, stesse persone, stessa stagione, ma umore diverso (o fase lunare diversa) della mamma.
Mio padre, che non ci ha mai capito nulla pure lui delle fasi della mamma, non diceva niente e si limitava a darle ragione se richiesto, che non voleva grane.
Ancora adesso quando le telefono non so mai che umore aspettarmi, pure senza cambiamenti di situazione. É un po' sconcertante.

Anonimo ha detto...

secondo me non sei bipolare, sei solo una disorganizzata cronica.

mamikazen ha detto...

Mi sa che il bipolare è un po' più estremo, noi massimo massimo possiamo aspirare ad essere un po' ciclotimici. E nel cambio di stagione, poi, che vuoi fà!

Mammamsterdam ha detto...

l'anonimo se non fosse anonimo sembrerebbe quasi mio fratello (ma si sbaglia comunque, io sono organizzatissima, in proporzione alle cose che intraprendo, quelle che concludo e il tasso di qualità che offro. La formula ve la risparmio, ma un tasso così nell'emisfero boreale ce l'ho solo io e altre 22 persone).

Mamikazen, sono d'accordissimo, mi consoli.

VeraMatta ha detto...

ciclotimia al massimo, quoto mamikazen e mi iscrivo alla lista