lunedì 9 gennaio 2012

Vanitas vanitatis




Giovedi, prima di ripartire dalla montagna per Cracovia, dopo una mattinata pigra in cui ho preso la macchina e me ne sono andata per i Tatra da Bialka a Zakopane, passando per Bukowina dove da ragazzina andavo in colonia estiva (senza fare nulla di che, guidare, guardare, cazzeggiare e non riconoscere una cippa per quanto sono cambiati questi posti negli ultimi 31 anni) e dopo una lezione di sci in notturna dalle 17 alle 19 (dei figli, non mia che alla fine ho deciso di volermi bene e rispettare la caviglia dolorante), siamo andati per la seconda volta alle piscine termali.

I maschi hanno deciso di prendersi il solo biglietto per la sezione rumorosa, con gli scivoli, la musicaccia e robe varie, ma io ho insistito per fare anche il supplemento per la zona silenziosa, che ce n' era tanto bisogno.

Me in piscina senza lenti a contatto mi frega che sono orba. ma andare nella vasca esterna della piscina silenziosa, che stai lì di notte con i vapori bianchi che aleggiano e non vedi quindi manco chi ti sta a un metro, la lunona sopra di te e le bollicine sotto di te, sdraiati in mezzo alle bollicine, appunto, secondo me va catalogata come extra-bodily experience. Ignorance is a blessing, si dice, ma per me lo è l' orbitudine, in queste condizioni. Poi vogliamo mettere la musichina rilassante newAge in sottofondo con arpe suadenti e un cembalino occasionale?

A questo giro, appiccicandomici sopra per leggere mi son pure informata sulle acque in cui mi immergo, apprendendo che sgorgano a 2500 mt. di profondità con una temperatura di 80 gradi ("Due chilometri e mezzo di tubo, ma come hanno fatto?", strabiliava il capo. "Ma no, sarà un pozzo artesiano e la pressione spinge su l' acqua, avranno dovuto solo trivellare" rispondo io con la nonchalance di chi le applicazioni tecniche le ha fatte seriamente alle medie).

Anche i bambini sono stati molto più gestibili e tranquilli, con tutti ci siamo fatti in formazioni alternate lo scivolo con il salvagentone doppio, e quando l' abbiamo fatto con il capo mi sono ricordata perché avevo giurato l' ultima volta di non farlo mai più: i nostri pesi insieme superano i 200 kg il che porta il salvagentone a fare il doppio giro della morte in curva.

"Ma mamma, in fondo la prima volta non lo conoscevamo e ci siamo dovuti scatenare, ma adesso che sapevamo cosa c' era abbiamo potuto fare con calma" mi ha spiegato Ennio. Esattamente quello che dice mia mamma, io li devo preparare il giorno prima e spiegargli cosa faremo. Se lo sapessi, il giorno prima, quello che voglio fare il giorno dopo.

La sera, dopo che siamo usciti dalla piscina e finalmente nevicava, ho fatto l' appello:
"Allora, per la prima volta da un mese ho le fosse nasali libere, non ho mal di gola, non ho mal di orecchio, non ho mal di testa, non mi fa male niente, e persino i crampi ai polpacci da sci non li sento più. Sto parlando troppo presto?"

E il giorno dopo a Cracovia, dopo grasso pisolo postprandiale e rassegnatami al fatto che causa Befana era tutto chiuso (dei festeggiamenti carini in piazza li hanno fatti mentre dormivo) e che quindi dovevo rinunciare allo shopping prepostomi, Ennio ha accettato di accompagnarmi alle bancarelle della Befana in piazza, se gli offrivo una cioccolata bianca da Wedel.

Ora, fare lo shopping regali per le amiche con tuo figlio che non aveva capito questa parte del programma è uno strazio che conosciamo tutti e che vi risparmio. Poi da Wedel c' era la fila. Allora propongo a mio figlio una visitina al volo alla chiesa di Santa Maria in piazza grande a Cracovia, dove accendiamo le candeline per i vari nonni e bisonni e da cui riesco e cerco una bancarella in cui ricomprare a Ennio la tazzona grande che ci si è rotta a casa.

Solo che lui inchioda e si mette a piangere. Perché la tazza che non ritroveremo mai più uguale, la chiesa con le tombe e i nostri cari defunti, concorrono a ricordargli la vanità della vita e lui non vuole che la gente muoia. Come non vuole che il fratello cambi scuola, che abbiamo traslocato e che il mondo non ti offra certezze immutabili anche se la varietà a noi ci piace assai.

"Ma non possiamo chiedere a zia Magda di rifarcela e disegnarcela uguale?" tanta è la fiducia nella zia artista, che anche se la sua specialità sono le miniature, i ritratti rivelatori della psiche del soggetto e la gioielleria, anche politica (poi ve la spiego).

No, non credo che zia Magda possa rifarcela proprio uguale, ma parliamone. Ci appropriamo del posto più sfigato di Wedel, un tavolinetto a due dietro la porta da cui entrano gli spifferi di chi entra ed esce, lo prendo in braccio, gli accarezzo la mano, parliamo, ordiniamo, la sua cioccolata bianca aromatizzata non gli piace e si finisce la mia, che seguiva al gelato alle noci e biscottini e robine buone e caloriche.

Lo trascino alle ultime bancarelle dove finalmente ritrovo quello che volevo, compriamo i regali per la befana sotto forma di tre magliette figo-gotiche su Cracovia, rientriamo a casa, chiudiamo le borse e le valigie, e sabato siamo partiti, ci siamo sbomballati 1200 e rotti chilometri con loro che giocavano a Piante contro Zombie sul telefonino del padre (e giochi con gli zombie come alternativa all' idea che la vita umana finisca? figlio mio, non sono molto d' accordo, il culto dei morti è una cosa seria).

Sarà una settimana incerta, non so quando ci risentiamo, ed è un peccato, perchè settimane fa, prima che mi ammalassi, c' è stata la mostra del corso di pittura di Orso dove mio figlio, a insaputa di tutti e con la collaborazione last-minute di una bimba, si è inventato un' istallazione-performance che manco Tracy Emin a sette anni. Ve la voglio raccontare con calma.

3 commenti:

Amedeo ha detto...

Ma quella donna superfiga che si vede di profilo e di sguercio - come si dice da me - è la mamma polka? Avrei detto che fossi tu, ma non mi pare.

Quanto lo stai invidiando questa vostra vacanza, uff ... prima o poi mi farò prestare la casa in Polandia!

Mammamsterdam ha detto...

Si, è lei, ed è bellissima, d' altronde è figlia della pseudo GraceKelly.

Ma gli occhioni dopopianto di Enniuccio mio solo io li trovo meravigliosi?

Matteo ha detto...

Che bello l'angolo silenzioso con la luna e i vapori! Solo a pensarci mi vien voglia di prenotare. Attendo il racconto dell'istallazione, con calma sì, ma non troppa eh! Un abbraccio