martedì 17 gennaio 2012

Impagabile

Andare a scuola in macchina la mattina con la primaluce, ascoltando Albachiara e tenendo per mano Orso tutto il tempo, così che alla rotatoria sono entrata in terza facendo freno e frizione per rallentare senza dovermi staccare per scalare la marcia, tanto a quell' ora è deserta: impagabile.

Che Orso sarà cresciuto più spaventosamente di quanto ci accorgiamo noi che lo vediamo tutti i giorni, porta il 33 di piede, è secco secco, ma conserva ancora un residuo di manina paffutella e liscia che mi stronca (si, Bisca, lo so, è colpa mia, Ennio lo tratto più da pari mentre a Orso sto troppo addosso, oh, sono la mamma, mica il postino, ma come faccio a scordarmi che è il mio cucciolo quando comunica a bacetti e ha quelle manine lì, me lo spieghi? Te lo mando un mese ad aiutarti con l' orto, fagli venire i calli che risolviamo).

Tornare dal doposcuola in macchina con Ennio ascoltando Faccio il militare I e II facendone l' esegesi così capisce tutto.

"Ma questa è la traccia 5".
"Si".
"Ma che fa, la ricantano?"
"Si, ma la segnano come un' altra canzone".
"Comodo. Ma come è già finita?"
"Si".

E a cena:
"...e se ci portano via le armi? Come la facciamo la guerra, dimmi, con i bastoni?"
"... non lo so, io piango e basta".
(Le vocine nasali ce le mettete voi, OK?

Comunque, qui un passetto alla volta ci stiamo dando una calmata. Da un paio di giorni Orso è in uno stato di grazia, aiuta, ascolta, se si incazza si fa ricordare la proposizione del nuovo anno suggerita da suo padre di cercare di aspettare un pochino prima di incazzarsi e capire se serve. Mangia chili di spaghetti. Inizia ad addormentarsi la sera.

Ennio sta cominciando da oggi pomeriggio ad essere allegro, anche se ha le occhiaie fino ai premolari, anche se la sera non dorme, e ogni mattina ha una paturnia che bisogna massaggiargli l' anima, farlo ridere e farlo mangiare e cacciarlo a calci da casa per mandarlo a scuola che la pelandrite non è una ragione di assenza giustificabile, Adesso gli dico che se si è stufato del coro smettiamo, anche se lo trovo un peccato enorme, comincerò a guardarmi tutti gli allenamenti di calcio del mercoledi da bordo campo anche se rischio l' assiderazione e vediamo se si sente preso abbastanza sul serio sulla cosa che piace a lui da decidere di non smettere quall' altra che gli piace pure ma gliel' ho suggerita io.

Signore che disastro i quasi rpeadolescenti. E a me che sembrava di aver già donato con la prima infanzia.

Meno male che posso aggrapparmi al Vasco.

4 commenti:

Lorma ha detto...

Brr e poi arriverà l'adolescenza... Mi vengono i brividi a pensare che ci devo ripassare con la piccola che ora ha quasi 9 anni. Con la grande ora quasi diciottenne è stata una battaglia continua, per nostra fortuna se ne è andata a giocare e vivere fuori casa a tredici anni e la lontananza ha permesso di ricreare una precaria armonia, quella dal non vivere accanto la quotidianità. Era, la chiamavo io, miss bivalenza. Carina, gentile, simpatica a scuola e con gli amici. Iena in casa, dove scaricava le frustazioni di essere una bimba geniale, disponibile con tutti (e "usata" da tanti...) con 1,85 cm. di altezza a 12 anni. Cosa mi aspetterà con la piccola che a quasi 9 anni misura già 1,54 cm. e porta il 40 di scarpe.... e con un caratterino...

lerinni ha detto...

la preadolescenza è terribile, figlia mia!! ma tu continua coi massaggi all'anima, che fanno bene comunque!
(belli che siete!)

Anonimo ha detto...

la preadolscenza è, per l'appunto, pre... e poi finisce.... goditi lo stato di grazia!^^
ps (abbiamo spedito ieri la domanda per la Codarts! ;-) )

Mammamsterdam ha detto...

Lerinni, tu lo sai, vero di aver fatto scuola? Quello che so da riconoscere i preadolescenti quando li vedo l' ho imparato dal Gatto. Bello vederti in giro almeno così, mi sa che vengo a scocciarti su facebook, già mi manchi. Perchè non fai una mailing list per i fedelissimi e ci giri anonimamente dei resoconti? Tipo tazebao, hai rpesente, o samizdat che mi sa che ci sta di più.