giovedì 25 agosto 2011

Arrivati

Insomma, alla fine siamo arrivati a Casalbordino e all'andata abbiamo pure scoperto con gran fatica un albergo in Germania, quelli che piacicono a me con la stube, il ristorantino (specialità, selvagina autosparata)a un prezzo rgionevole per famiglie e stanza quadrupla con la boiserie in legno, tutto semplicissimo, pulito e percè dovrei spendereper cose che non mi servono se è un hotel di passaggio? La nostra fregatura solita ò che il pernottamento con i bambini non solo è doveroso (il capo da solo parte presto, arriva presto e fa tutta una tirata) ma è anche un po' vacanza a stavolta l' idea di fermarci in un motel sul' autostrada l' abbiamo quasi sfiorata e scampata doo giri enormi. il punto è che da bologna in poi, trovalo tramLombardia e Svizzera un hotel poco caro e non troppo iffocile da raggiungere fuori dall' autostrada, mentre certe volte la Germania all' andata è fore troppo vicina. insomma, chi ha drtte le segnali, io prima o poi vi dico gli alberghi che abbiamo scoperto negli anni, anche lo scorso anno ne abbiamo beccato uno caruccio, stavolta invece ci siamo persi in zone termali con comlicatissimi e costosissimi comprensori, che non facevano al nostro scopo.

Ho scoperto il sud selvaggio dell' Abruzzo nel frattempo. Siamo arrivati a Casalbordino e alloggiamo all' Orto dei Giulivi, un B&B tenuto da Simona Solaroli in una villa in campagna di famiglia progettata da suo padre, con, sissignore, gli ulivi intorno (e l' amaca sotto al fico).

Di notte senti solo qualche cane abbaiare in lontananza e ci guardiamo le stelle dal terrazzino. Ci cuciniamo o mangiamo fuori e per andare al mare abbiamo scoperto la riserva naturale sulle dune di Punta Penna proprio fuori dalla Marina di Vasto. Ci siamo comprati un ombrelloncino leggero e la mattina partiamo in macchina con le nostre riserve idriche e gli asciugamani, le pizztte e i rustici ripieni resi in panetteria, giornali e basta. Non un ioco, una palla o che i bambini nuotano e costruiscono castelli tutto il santo giorno raccolgono legnetti e conchiglie e al mare se l' acqua è bassa e limpida come non servono altro che acqua e sabbia. Non essendo una spiaggia attrezzata e dovendosi fare le scalinate in su e in gù per arrivarci, noto che attrae un certo tipo di bagnanti. Gente rilassata, niente radioline e rumori molesti, i telefonini ricevono gli sms ma per il resto non c'è troppo campo, in fondo c'è il baracchno bibite, sopra alla scalinata dei bagni tenuti benissimo e un paio di cartelli in cui si prega di riportarsi la monnezza, cosa che fanno quasi tutti visto che è pulitissimo.

E c'è un noleggio canoe. Ieri con i bambini siamo andati fino all' argine dietro il porto per guardare una nave che ne stava uscendo, e ci siamo trattenuti sotto il primo dei 4 trabocchi che ci sono. Gi altri 3 sono vecchi con quelle belle tavole irregolari piallate dal vento e dal sale, questo invece era nuovo e sede di un' associazione, www.trimalchione.it, che organizza su prenotazione cene di pesce. Dal terrazzo scendeva una corda con in fondo una rete piena di cozze in attesa di commensali, immerse nell' acqua. Alcune persone in attesa del piatto succesivo sono scese a tffarsi e Ennio ha fatto o stesso, Orso è stato un po' di tempo a tentennare aggrappato a mezz'acqua dalla scaletta, ma poi si è tuffato anche lui con ' idea precisa di andare a liberare le cozze. Pr fortuna il cuoco in quel momento si è affacciato e le ha tirate su. Così immersi con le magliette che ieri gli ho imposto di tenere contro le scottature eccessive, immersi in quell' acqua fonda e trasparente al Lime dei Caraibi, erano bellissimi e sono stata molto orgogliosa di loro, soprattutto di Orso e tutti i patemi che ci ha procurato con il nuoto.

Insomma, se volete spiaggie più attrezzate e comode da raggiungere dovete andre a Casalbordino o a Vasto marina, ma a noi va benissimo così e nei prossimi giorni ce ne andiamo a vedere punta Aderci, l' Orto botanico tra le dune e se ci va, persino le isole Tremiti, che però potremmo pure risparmiarci per la prossima volta.

Inoltre oggi scende Antonella da Amsterdam per andarsene nella sua Lanciano, le abbiamo fatto venire voglia di godersi un' ultima settimana con mattia, stsera andiamo a mangiare arrosticini alla villa comunale di Casalbordino con gli amici con cui abbiamo fatto lo scambio, sabato altri arrostiocini con un amico di gioventù che grazie a Facebook si è scoperto sposato con un' amica lancianese di Antonella e insomma, dove mi muovo trovo parenti ed amici e in fondo per me la vacanza è questa.

Poi andremo a fare i pomodori a Ofena e anche se il capo ancora non lo sa, ho appena arruolato come assistenti alla passata Fausto con cui abbiamo fatto Statale 17 (mi ha chiesto ufficialmente di non chiamarlo più Artista Borderline in pubblico) e Amedeo di Mente Miscellanea, perché se io non riesco a incontrare dal vivo un blogger che seguo ogni volta che sceno in Italia, che vacanza è?

Insomma, questa è la mia estate frentana e se dovete pensare a dove andare e cosa fare, io vi direi di venire qui prima che lo scopra il turismo selvaggio. A me questo tratto di costa ricorda da morire la Tortoreto della mia infanzia, prima del boom edilizio che ha sfregiato la costa nord. spiuaggie non attrezzate su cui crescono i baciapiedi, il cocomero asinino e altre erbe spontanee, un po' sabbia e un po' sassi. Certo, tocca venirci in macchina, ma è tutta A14.

Questo post NON vi è stato offerto da Abruzzo turismo, e sinceramente visto che sono anni che canto le lodi di questa regione, in fondo mi rode da matti. Ma non hanno budget. Anche per questo meglio che diate retta a me e vi spicciate a farvi un giro.

(Si, forse dovrei sorvolare sul fatto che ci hanno sfondato un finestrino senza rubare nulla che nulla c' era da rubare, ma vai fare denuncia, trova la concessionaria, mettiti d' accordo con l' assicurazione. Meno male che oggi sto a Franavilla a fare la zia e domani ci si pensa).

domenica 21 agosto 2011

Partiti

Dovevamo partire ieri all'alba, ma eravamo stanchi morti, la casa poteva essere sistemata meglio per i poveri ospiti, io mi sono presa una di quelle allegre cosette di pancia che ti mandano al bagno ogni 20 minuti (dico solo che a ieri avevo perso un chilo e non me ne lamento) e manco ci ho fatto caso. Però ieri mattina alle 6 con due ore di ritardo Sulla tabella di marcia suona la sveglia, il capo si chiede cosa vogliamo fare, io dico: partiamo domani con calma e questo siamo riusciti a fare. Oh, è una vacant, mica un tour de force.

venerdì 19 agosto 2011

More than real (partiamo)

Lunedi Ferragosto con amica di blog, amica a distanza e amica vicina conosciuta su Facebook e ospiti vari. Giovedì cena con amico aquilano di gioventù con cui facciamo lo scambio casa (ritrovato su Facebook), Emily e famiglia di passaggio al nord, domani si parte e ci fermiamo a dormire da Graz, anche lei conosciuta tramite blog e spinta a calci ad aprirne uno lei, perchè erano troppo interessanti le mail che mi scriveva. Oggi Emily mentre ci mettiamo d' accordo al telefono mi riferisce che ziaCris l' ha aggiornata sul matrimonio di AnnaStaccatoLisa, deciso a Ferragosto, organizzato in tre giorni e con 180 ospiti blogger e no da tutt' Italia. Al ritorno faremo una tappa a Venezia di un giorno, giusto per darne un' idea ai bambini, ospiti dell' amante virtuale o forse di Emily.

Poi mi dicono che il virtuale è un mondo di relazioni finte. Belli voi.

Ci risentiremo in questi giorni per aggiornamenti, le borse dei bambini sono pronte da una settimana durante la quale si lottava ogni mattina per un paio di mutande pulite sfuggito all' invaligiamento. La mia è tutta da fare, il capo provvede a se stesso, domani 1200 km. in una tirata, secondo il capo si può fare.

adesso mi vado a leggere del matrimonio.

martedì 16 agosto 2011

Gotta love me

Orso si definisce un inventore. E per inventare cose pasticcia con tutti i prodotti proibiti di casa, arrivando a portare di nascosto la scaletta della cucina sotto al pensile dei prodotti chimici, o rubarsi dal cassetto le chiavi per aprire la baracca in giardino e sfogarsi con tutti i resti dei prodotti della ristrutturazione della casa.

In primavera per esempio ha rovinato la piscinetta aggiungendo a quel pò di acqua piovana un fiasco di trementina, vari colori e vernici e ciligina sulla torta, cemento in polvere che peraltro ha sparso per mezzo giardino e poi ci ha pure piovuto e ve lo devo dire io come diventa la polvere di cemento quando sopra ci cade l' acqua? Basta provarci, è una cosa che si fa prima a farla che a spiegarla.

Un' altra cosa che lo affascina sono gli spray e la crema per capelli del padre, che hai voglia a nasconderla, a volte la ritrova. Mi ero comprata con gli sconti un deodorante figo di Rituals che adesso sta in cima alle mensole delle provviste. Quelle 4 gocce rimaste, intendo.

Arriva con mezza testa che sembra lo abbia leccato un vitello e fa:
"Mamma mi sono messo il plak-plak". Sembra la versione bambina della carta moschicida.

Ricordo che questo è il bambino assolutamente insensibile ai commenti negativi e che si fila poco pure quelli positivi. D' altronde cosa gli dovrei dire: Orso, ma quanto sei bravo, negli ultimi trenta secondi non hai combinato NESSUN disastro? Ci vorrebbe un tempismo che non ci appartiene perchè io sono distratta e certe cose le scopro quando è troppo tardi per fargli checchessia complimento.

No, quelli che si sono inventati la storia delle attenzioni in positivo è meglio che arrivino qui ed ora con un consiglio concreto e applicabile che non coinvolga maltrattamenti ma neanche prese per il culo. Perchè è un bambino sensibile e sveglio e se uno gli racconta palle se ne accorge.

Oggi all' improvviso ne ha rifatta una, ma gli ho fatto un discorsetto esausto e assertivo, ma non troppo incazzato e l' ho costretto a pulire il tutto, cosa che peraltro ha fatto con convinzione e impegno, anche se sui risultati meglio stendere un velo pietoso.

Il meglio di se l' ha però dato qualche giorno fa, fuori pioveva, io stavo cucinando, il padre è rientrato e l' abbiamo visto nascondersi fuori nel gazebo. Poi il capo si precipita fuori di corsa e rientra agitando una bomboletta spray di colla e urlando: che roba è questa?

Poi si è attaccato a internet (io continuavo a cucinare e non capivo bene cosa stava succedendo) ed è arrivato chiedendomi se avevamo la benzina per smacchiare (aeh!?) o in alternativa la trementina. Se me lo avesse chiesto all' epoca dell' impresa piscina avrei dovuto dire di no, che era finita, per per fortuna abbiamo riverniciato ultimamente e c' era.

Insomma, si era spruzzato la colla nei capelli.
"Prendi la macchinetta e rapalo, è estate e almeno se ne ricorda per un po' ", faccio io che sono per le pulizie rapide.
"No, è stigmatizzante".

Stica, qui le stigmate le farà venire a me. Comunque mi sono allineata al metodo pedagogico paterno, perchè i genitori devono fare fronte comune, ma io ero per raparlo, se necessario facendolo nel sonno.

Poi la mattina dopo che c' era un briciolo di sole e io dovevo sitemare il giardino mi sono accorta che aveva spruzzato anche le mie fioriere in legno appena fatte. Ho bestemmiato, ma non mi ha sentito nessuno e questo sarebbe il momento filosofico per chiedersi: se un albero cade in una foresta deserta e nessuno ne sente il rumore, quel rumore è davvero esistito? No, sono domande che con i miei figli mi faccio spesso.

Poi siccome doveva venire san Lukasz che è l' amico polacco che mi aiuta a fare i lavori di casa quando mi viene il raptus cambiamento-miglioramento che qui è come la fabbrica del Duomo e non si vive più, ma so anche che faccio meglio a starci lontana dal trapano, ho iniziato a staccare le tende del gazebo per muoverci meglio. E pure lì in trasparenza, ho visto le macchie di colla. Ho cominciato ad emettere vapore dalle narici.

Poi le ho guardate meglio.

Mi aveva spruzzato la tenda a cuoricini ton sur ton. (Qualcuno mi suggerisce che il termine adatto è paraculo, ma io non sono d' accordo. Orso è un bambino creativo e dolce, non importa se le due cose a volte fanno corto circuito).

Cosa sono la trementina spruzzata ad minchiam ovunque e le prove tecniche di muratura con i mattoncini della pavimentazione e la colla per piastrelle, se poi mi fa i cuoricini? Me ne ha fatti con del fil di ferro trovato per strada, con le perline stirabili, con un foglio di carta che prima ha colorato a grumi rosa. No, ditemelo. Io come prevedibile mi sono sciolta.

Un bambino così creativo è un peccato mortale tarpargli le ali. Comunqiue visto che in questi giorni collabora, io domani gli metto in mano la carta vetrata e mi deve scartare la colla dalle fioriere. O lo trito.

Che la creatività è una bella cosa, ma se accompagnata dalla giusta manualità è meglio.

lunedì 15 agosto 2011

the Golden Vanity, opera di B. Britten, featuring mio figlio



Per la serie: "mio figlio è Mozart" e su richiesta di una gentile lettrice vi comunico che venerdì è il grande giorno (non domenica, scusassero).

Nel programma del Grachtenfestival, il festival musicale sui canali di Amsterdam che si tiene in questi giorni c' è un' opera breve di Britten di tema piratesco che si chiama The Golden Vanity.

I bambini che domani cominciano con grandi prove generali canteranno al Museo-Darsena Museumwerf Kromhout, indirizzo Hoogte Kadijk 147, praticamente sul tratto di canale tra il museo marittimo e il mulino (dove si trova un birrificio artigianale dove andremo a sbronzarci nelle pause).

Ci sarà uno spettacolo alle 15 e uno alle 17, l' opera dura una ventina di minuti se non mi sbaglio (ma mi sono già sbagliata su un mucchio di cose) e chi vuole comprare in anticipo i biglietti può farlo su: www.grachtenfestival.nl. Io starò nel mio miglior stato emotivo di madre al saggio del pargolo, non fateci caso, semmai datemi dell' alcol o trascinatemi a detto birrificio negli intervalli. (Questa cosa che io ai saggi di bambini am a nervous wrack non ha nienter a che fare con i miei figli, infatti la prima volta l' ho sperimentato al primo saggio della scuola di pianoforte della mia amica d' infanzia Franca Ciutti. Dipenderà dagli infiniti saggi di tutto che ho fatto io da piccola, sempre con enorme piacere perchè il divismo non è un effetto degli ormoni post-gravidici, ce l'ho proprio sempre avuto).

Insomma, io ai saggi mi metto sempre a piangere, peggio che ai matrimoni. Siete avvisati.

Vado a comrpare i biglietti e poi a togliere di mezzo i cadaveri delle uova sode che i miei figli vogliono fare in mayonese per questa festa di ferragosto improvvisata con famiglia di Antonella, famiglia di lettrice blogger da Barcellona che è in visita ad Amsterdam, famiglia di santadonna simpatica che ci siamo telefonate e scritte da quando si è trasferita ad Amsterdam ma solo oggi sono riuscita a proporle di vederci e un paio di amici sparsi e senza figli. Ci sarebbero ben altri cadavero da eliminare prima di rendere la casa visitabile, ma stamattina ho deciso che con Orso avremmo ripittato i buchi in camera sua, abbiamo stuccato e scartavetrato e adesso devo pure dare la prima mano. Insomma, business as usual.

(Il video del coro viene da youtube ma è stato fatto ben prima che ci entrassero i miei figli. Parecchi di quei bambini lì li ho conosciuti un po' più cresciuti e sono contenta che Ennio faccia abbastanza progressi da essere stato messo nel mucchio, in fondo è l' ultimo arrivato. Tutti i patemi sul coro dello scorso inverno, grazie al cielo, sono serviti a qualcosa).

giovedì 11 agosto 2011

Blueberry fields forever


Sarò breve, con Antonella e i nostri tre figli siamo andati ad Ermelo a raccogliere mirtilli in una fattoria apposita. La giornata si annunciava piovosa, i figli si annunciavano noiosi, al campo estivo ce li ho mandati a calci ieri che dovevo prepararmi la lezione dei vini promettendogli che non ci sarebbero andati oggi se non volevano. E non vollero.



In macchina Antonella che conosce i suoi polli ha chiesto che non urlassero, sennò la distraevano dalla guida, di fare i bravi che poi i più buoni al ritorno avrebbero avuto una sorpresa. Bene, con Ennio non funziona. Ha passato la mattina a stressarsi e stressarci per sapere se andava bene così, se era al primo posto, o forse al secondo, e cos' era la sorpresa. Va bene che era stanco, va bene che si era svegliato inumanamente presto (nel senso che mi ha impedito di riappisolarmi nel momento in cui io, che mi ero svegliata ancora più disumanamente presto, avevo raggiunto il limite umano e divino delle mie capacità e volevo solo riabbioccarmi finoi almeno alle 7.30. No, quindi). Però che stress. E si lagnava, e piagnucolava, e piangeva che gli altri due urlavano e gli davano fastidio, e non era vero, non urlavano.

Ci siamo scambiati di posto e lui davanti con Antonella, rompeva sempre un pochino, ma aveva smesso di parlare e si esprimeva a gesti e si divertiva a fare enormi conversazioni, stancando me.

Entrati nelle strade di campagna annunciate dal navigatore all' inizio, abbiamo iniziato a fare soste a tutti i banchetti davanti alle case che vendevano frutta e verdura. Prima il rabarbaro.


Poi le rape rosse.


Poi siamo arrivati ai campi, e ci hanno assegnato dei secchielli e i due campi in cui potevamo cogliere.


Orso si è messo il secchio in assetto da battaglia ("sono un soldato con l' elmo"). I bambini si sono stufati subito, io e Antonella invece imperterrite e indefesse. Anche perchè i mirtilli più grandi stavano sotto, non si potevano mangiare e bisognava cogliere solo queli blu. All' inizio li coglieno uno a uno, poi ho cominicato a brucare con le dita, in fondo raccolgo o no le olive da quando ho l' età di arrampicarmi? E allora, basta farci la mano che la tecnica è quella.


Intorno a noi vecchietti attrezzatissimi con seggiolini e mgasecchi, un paio usavano come ausilio alla raccolta anche il deambulatore, ed erano attrezzatissimi con gli ombrelli. che la terza età si deve pure tenere in movimento e fanno benissimo.

Noi no, per la pioggia non eravamo nè predisposti nè attrezzati, e quando si è messo a piovere il secchio era pieno, abbiamo pesato, pagato, presi anche 4 barattoli di marmellata già pronta a 5 euro, e abbiamo proseguito.


Proprio di fronte alla stazione di Putten abbiamo pranzato in uno snackbar abbastanza terrificante, che aveva come unico punto positivo la cotolettona impanata fresca fresca che mi sono mangiata io. Ogni volta che vado a uno snackbar e so che tutto è congelato di fabbrica, mi scordo sempre che gli hamurger, che nel mio immaginario sono carne macinata alla piastra, anche qui invece sono artificiali con farina e altre robe nell' impasto, che poi viene fritto in friggitrice pure lui. Bleah, ma i bambini con quelli e le patatine erano felici. Abbiamo guardato i treni che passavano, che con i bambini è rilassante pure quello.


Poi siamo andati a visitare lì dietro la cantina di Piet Dooijewaard, un amico e collega sommelier che ieri è venuto alla mia lezione portando delle bollicine molto buone, e io ne ho approfittato per ricomprarmi il suo Nepente di Oliena buonissimo, un passito anche sardo che serve a riconciliarmi col mondo e un Fresia. I bambini invece si sono fatti dei giretti con il montapersone, che Piet usa per scendere i cartoni di vino. L' ho trovata una soluzione geniale, perchè montare uno di quelli sulla scala ripidissima sicuramente costa meno e ci vogliono meno lavori che a montare un montacarichi vero.



Siamo ripartite dopo aver lottato per rinfilare i miei figli sovreccitati in macchina. L' unica cosa che ci rodeva è che non avevamo comprato le uova e un po' più di verdura ci sarebbe pure piaciuta. Allora abbiamo fatto piccole deviazioni intorno all' ingresso dell' autostrada e da una casa abbiamo visto uscire una signora con un vassoio di uova e un pollo e siamo andati a bussare anche noi mentre i bambini fraternizzavano con i cani.


Rimango sempre colpita dalla delicatezza di Orso nel fraternizzare con gli animali, Ennio è più irruente e non so mai se li spaventa, Orso invece ci si mette buono buono e zitto zitto fino a che non gli si avvicinano e si fanno accarezzare. Noi non abbiamo bestie in casa e anche se io sono canara, ma mi rendo conto che finchè non rallento ritmi non potremo mai permettercene uno, povera bestia, e il capo è gattaro, ma è diventato allergico e sospetto lo sia pure Ennio, quindi il gatto, che piacerebbe a tutti noi e con il giardino sarebbe anche facile da tenere, proprio non possiamo. E Orso comunque sa trattare gli animali, avrà imparato dai cani dei nonni.

Alla fine il ritorno è stato un dramma di bambini ipereccitati che litigavano e si picchiavano e urlavano tutto il temo, persino pupetto angelico ogni due per tre mi afferrava Orso alla gola e lo strangolava. Abbiamo minacciato la qualunque, che li avremmo fatti scendere e abbiamo deciso di farlo all' inizio dello stradone di casa mia per rimanere credibili. apriti cielo, Ennio è diventato isterico, era tutto rosso e cercava di strangolarsi, una cosa stranissima. È vero che già in macchina ci era rimasto troppo male per l' annunciata punizione, loro tirano sempre la corda e poi si pentono, ma una scena così non l' abbiamo mai vista.

Siamo arrivati a casa, io esausta, figlio angelico di Antonella che alle 17 è schiantato sul divano e si è addormentato, i miei che si sono litigati il numero di Topolino nuovo che avevamo trovato tra la posta (mannaggia) e poi li ho abbandonati e mi sono addormentata, svegliata però a tratti da annunci di Orso che si sarebbe fatto un uovo, rumori strani che dopo si sono rivelati l' aspirapolverino a mano, e quando è arrivato il capo io stavo tutta intontita a controllare il pollo nel forno.

Cenato a base di pollo e cuoricini di polenta al tartufo gratinata al Taleggio avanzati dalla lezione di ieri, e poi gelato fiordilatte con marmellata e mirtilli freschi. Fatica per metterli a letto e farli dormire e domani non si discute, fuori dai piedi e al campo scuola che la settimana prossima Orso sta con me tutto il giorno (e un figlio alla volta è godibilissimo) e Ennio alle prove e amici e conoscenti di blog che arrivano da ogni dove per sentire Ennio cantare domenica 19 al concerto dei canali.

Però l' ultimo bacio che gli ho dato da addormentati dopo che sono stata a pattugliare seduta in corridoio che si decidessero a dormire, e mi sono di nuovo commossa. Come sono teneri quando dormono. Le mie pulci dolci.


mercoledì 10 agosto 2011

Focaccia


Quest' estate di degustazioni di vini per l' Istituto italiano di cuktura hanno dato al mio inizio di settimana un ritmo. Il venerd`^mi arrivano o vado a prendere i vini. Lunedi penso al menu e metto tutto sull' altro blog in olandese, e mando una mail ai corsisti perchè si possano preparare spiritualmente. Quelli già dotati di un brevetto olandese di vinologo ripassano gli appunti ("Quando hai scritto che ci facevi la pasta con il finocchietto e i carciofi, che sono impossibili da abbinare non sapevamo che pensare, ma ci sta benissimo" e sono grandi soddisfazioni pure queste).

Si tratta di un esperimento e come tutti gli esperimenti io esagero sempre, mi sdo, come dice Cinzia. A un gruppo avevo fatto l' insalata di polpo e patate e le cozze. A un altro lo stifatino di agnello, ad altri la pasta con le sarde. Una cosa è interessante, op per anni ho cercato di organizzare corsi di cucina e anche se l' interesse in teoria c' è, in pratica gli olandesi per mangiare non sono preparati a spendere. Per bere invece si, il prezzo è lo stesso, ma li faccio anche mangiare. Misteri dell' alcol.

Comunque il martedi mattina mi metto ad impastare per pani e focacce da servire al corso e li faccio lievitare 24 ore o più. Ieri è partita male ma è finita bene.

Ingredienti

1 kg. di farina 0
600 ml di acqua tiepida
1 gr. di lievito di birra secco sciolto prima nell' acqua
i cucchiaio grande raso (e scarso) di sale
6 cucchiai di olio di oliva extravergine, quello più vecchio

Ho impastato tutto con la funzione pulse della macchinetta. Poi mi sono messa a disegnare il nuovo scaffale che dobbiamo costruire in soggiorno cercando di riciclare lo scaffale Molteni comprato di seconda mano un paio di anni fa, facendo un ponte sopra la porta ecc. ecc. Ho esposto al capo il progetto scaffale compresa risistemazione mobili e divano, e gli è piaciuta un sacco, io che temevo resistenze e storie, che gli uomini sono abitudinari e il mio qualsiasi cosa io proponga vede subito raddoppiata la quantità di lavoro che c' è per lui nella cosa. Io la vedo dimezzata e non so cosa sia peggio ai fini dei processi decisionali e operativi.

Insomma, mi sono ricordata forse più di un' ora dopo che la macchinetta continuava a impastare. L' impasto era caldo, ahi, mi muore il lievito e non cresce più

Divido l' impasto su una placca da forno ricoperta di foderina al silicone e in una casseruolina ammaccata rivestita in tefal, unta precedentemente. Metto tutto in forno spento coperto da telo bagnato. Dopo tre ore vedo che sta crescendo e ce la lascio piena di fiducia tutta la notte.

Stamane tiro fuori e metto il forno a scaldare con la funzione ricircolo aria a 175 gradi.

Copro di olio la focaccia e con la punta delle dita ci faccio i buchi. Ahi di nuovo, è molto soffice ma non è che sia cresciuta moltissimo.

Inforno per 50 mintui più un extra dopo aver controllato ed è venuta benissimo. Quella piccola è finita nel pranzo dei bambini, una al salame e una al formaggio. I ritagli meno altti me li sono mangiati io.

Adesso gli preparo una millefoglie di polenta alla fontina da infornare stasera, dei tramezzini con crema di ricotta perchè una dei partecipanti non può mangiare uovo crudo neanche nella mayonese, ho affettati affettabili e farò una cremina con il pesto che ha fatto l' altroieri Orso da spalmare sulla focaccia e stapperò un sacco di bollicine.

Come dice sempre la mia amica Paoletta: ma che ci vuoi di più, un panino con la porchetta? per indicare le pretese esose dela gente. Secondo me si riferisce al fatto che in certe zone dell' Abruzzo, dopo quei megapranzi di nozze che la gente sta a tavola 6-7 ore, si va tutti insieme a visitare la casa nuova e lì ti offrono ancora la porchetta. Ecco, io vengo da quella scuola l`^, non sopporto di far bere la gente senza darglici un sacco da mangiare.

lunedì 8 agosto 2011

Mulini a vento


Ogni tanto, o perchè siamo nei paraggi, o perchè ci viene a trovare qualcuno, passo dal mio mulino preferito. Si trova a Schemerhorn, in Middenbeemster, proprio in mezzo alla penisola a nord di Amsterdam, una zona hce in passato era ricca di laghi che alla fine sono stati bonificati. Artefice di questi grossi progetti di bonifica è stato Jan Adriaanszoon nato nel 1575, all' epoca in cui gli olandesi non avevano un cognome ma si indentificavano con il patronimico. Successivamente prese il soprannome di Leegwater, ovvera "acqua bassa" perchè grazie alle sue opere di ingegneria idraulica permise di evitare l' acqua alta in tante zone dell' Olanda del nord.

Quello che mi piace di questo museo-mulino è che spiega chiarissimamente come vivevano all' epoca le famiglie dei mugnai, visto che l' interno è stato un pochino riarredato, e anche come funzionano gli ingranaggi, in alcuni punti al posto del legno sono state inserite delle lastre di vetro per cui si vede come il movimento delle pale sul tetto girevole (fatto apposta in modo da allinearlo sempre secondo la direzione da cui soffia) attraverso i vari ingranaggi passa il moto alla vite di Archimede (qui sopra ne vedete una di scorta) che carica l' acqua dal canale di raccolta più basso a quello più alto.


Ogni mulino poteva sollevare acqua per un metro, quindi siccome questa zona sta a meno quatrtro metri, in genere si trovavano 4 mulini allineati. Qui ne sono rimasti tre, salvati cocciutamente dall' incuria e dagli incendi che hanno distrutto tutti gli altri.


A parte la cucina arredata con questo manichino un po' impressionante, ci sono anche le cosiddette bedstee, ovvero i letti imboscati in armadi che di giorno venivano chiusi e che di notte erano più facili da scaldare. Gli adulti dormivano seduti appoggiati ai cuscinoni, i neotati appesi all' amaca sopra il letto dei genitori e gli altri bambini imboscati in loculi vari.



"Mamma, nell' altra stanza c' è un signore vero" grida il treenne entusiasta da tutte le cose che ci sono da vedere. Infatti nel tavolinetto c' era questo addetto del museo ale prese con carte e tabulati.

il mugnaio che ho conosciuto io tanti anni fa adesso è in pensione, l' ultima volta avevo sentito che aveva un cancro ai polmoni, ma la signora alla cassa mi ha rassicurata che adesso sta molto meglio.



Orsetto si è divertito da matti con tutti gli oggetti che si potevano vedere e toccare.


visita simbolica alla toilette e tentativo di portare i secchi, vuoti.


Qui un modello della struttura del mulino.

venerdì 5 agosto 2011

Interculturalità in colonia

Il primo giorno mi tornano stanchi ma felici con una canzoncina nuova sui Teletubbies, cantata sul motivo di una canzone di Sinterklaas. Dinki sta in prigione perchè ha fatto fuori Lala con la mitraglietta (a parte che i Teletubbies li farei fuori pure io, ma con le bombe a mano, se potessi).

"Vede la luna attraverso le sbarre? Accidenti, allora la cultura di questo quartiere funziona così, benone" fa il capo a cena, imperturbabile.

Il secondo giorno esce dal bus e non può tenersi:
"Mamma, mamma, ho una canzone che lo so che non ti piace ma ascoltala" ed era una canzoncina antisemita che gli stronco subito. Ma insomma, proprio tu che per un mese non hai fatto altro che guardarti la serie sui tredicenni durante la guerra e ti indignavi tanto su Hitler e gli ebrei. Vabbò, starà sedimentando le informazioni. Ho bello che capito che se continuo a cercare di integrarci nel quartiere questo mi diventa un tifoso hooligan del Feyenoord che prendono a mazzate quelli dell' Ajax, che tradizionalmente vengono chiamati ebrei. Tanto con la nonna di e gli zii a Rotterdam, ci potrebbero finire anche loro lì.

Mercoledi a colazione figlio 1 mi comunica che dio è un dio della vendetta. Cazzo, lo sapevo che a mandare i figli con le associazioni protestanti ci si ritrova ad averli indottrinati.
"Amore, tu rispondigli: grazie a dio noi siamo atei. Perchè dio è vendicativo solo con chi ci crede, e noi non ci crediamo".
E poi se ci credessimo saremmo catolici e crediamo nel dio d' amore, ma figlio 2 sta isterico dalla stanchezza e la scottatura sulla schiena e resta a casa per riprendersi e non mi sembra il momento per le sottigliezze teologiche, soprattutto visto che siamo atei.

Figlio 1 torna di nuovo stanco, isterico e felice. Mangia la pizza surgelata e poi li abbandono a loro stessi per la mezz' ora tra il momento in cui esco per dare una lezione di vino e il momento in cui rientra il capo. Mangia metà pizza perchè da quando stanno in colonia sono troppo stanchi per mangiare.

Giovedì non li prendo davanti alla fermata (di fronte casa) perchè sto consegnando una traduzione mentre santo Lukasz mi sta finendo di sistemare il vialetto nuovo del giardino che abbiamo pavimentato oggi, e stamane mi becco un mega liscebusso. Io credevo che sapessero attraversare da soli sulle strisce, ma l' accompagnatrice ha santa ragione che non li può scaricare così anche se abitiamo di fronte ("Stronza, faceva Giulia, pure la fermata di fronte casa hai". Tutta invidia perchè lei deve fare 50 metri dalla sua, e stronza pure lei che è partita stamane ale 4 per l' Italia alla faccia mia che devo ancora aspettare.

A sera inoltrata figlio 1 che non riesce a dormire e ilf ratello l' ha cacciato da camera sua causa altra canzoncina rompiscatole, non lo sopportava più, mi racconta, mentre mi sdraio accanto a lui per addormentarlo, che esiste al campo una carta delle infrazioni e che se ne hai 20 non ti prendono più.
"Tu quante ne hai?"
"Io nessuna perchè ho cominciato adesso, ma il mio amico Tom che ci va da tre anni ne ha già 11. Sai che possiamo portare un film la mattina da guardare in bus, beh, lui una volta ne ha portato uno ed era un film porno, l' ha preso da casa. dice che non lo sapeva ed era stato per sbaglio".

Ringrazio mentalmente il cielo che tra i nostri infiniti difetti come gestione della casa, una cosa è certa, i nostri figli non riusciranno mai a portarsi dietro per sbaglio o intenzionalmente un film porno.

Venerdì mattina, altro liscebusso perchè siamo pronti da 20 minuti ma ci siamo scordati di uscire e il pullman ci aspetta (non devo mettermi su facebook mentre aspetto che arrivi il bus). Mi metto d' accordo con le due altre madri precise che vengono in macchina alle 16.30 di bussarmi appena arrivano così ci prendiamo il caffè in giardino e vediamo arrivare il bus. Mando una mail implorante all' organizzazione per chiedere se li possiamo mandare pure la settimana prossima.

Dura la via dell' integrazione nel quartiere popolare, ma ce la stiamo mettendo tutta.

martedì 2 agosto 2011

Guida turistica per il pianeta Terra

Questa è una mia traduzione all' impronta (mentre aspetto il rientro dei figli) di un articolo di Rob Wijnberg comparso oggi sul quotidiano NRC Handelsblad.

********
Il pianeta Terra si trova in uno degli angoli più sperduti della Via Lattea. Gli abitanti della Terra sono noti per la propria ospitalità, ad eccezione di quella nei confronti degli sconosciuti. Pertanto si raccomanda prima della partenza un' attenta lettura delle presente Guida.
Tempi di viaggio. Tra i due e i quattro milioni di anni luce. Tenete presente il jetlag.
Clima.Il periodo migliore per visitare la Terra è tra il 2011 e il 2100, perchè successivamente inizia la stagione tropicale.
Valuta.L' unità monetaria più importante della Terra è il debito, una moneta fittizia con la quale i terrestri mantengono costante il livello del loro benessere inesistente. Il debito è l' unico mezzo di pagamento dell' intero universo di cui, quando ce n' è troppo, si stampano ulteriori quantità.
Geografia. I Terrestri hanno suddiviso il proprio pianeta a casaccio in 196 nazioni. Il libero movimento tra essi è ammesso ad eccezione di chi è povero, affamato o fuggitivo.
Politica. La Terra conosce due correnti politiche, destra e sinistra. La sinistra coccola i terroristi, mentre la destra li produce. I terroristi sono dei pazzi solitari che hanno perduto il proprio senso della realtà.
Religione. Sulla Terra esistono due correnti religiose, l' islam e l' anti-islam. Gli islamici credono che tutti gli uomini sono uguali ad eccezione degli omosessuali, delle donne e dei non-islamici. Gli anti-islamici ritengono che tutti gli uomini sono uguali, fatto che li rende superiori.
Da vedere. I terrestri erano famosi per le proprie tradizioni culturali, fino al momento in cui i multiculturalisti hanno distrutto la cultura. I suoi ultimi resti sono stati tagliati dai finanziamenti allo scopo di salvare le banche. L' unica attrazione rimasta è il Museo Storico Nazionale, il cui pezzo forte è un plastico del Museo Storico Nazionale.
Media. La maggior parte dei terrestri si procura informazioni da ' internet'. Internet è un punto di raccolta per i blogger che scrivono degli articoli basati su quello che hanno letto sul giornale. Il giorno dopo sul giornale ci sono articoli basati su quello che si dice su internet. Inoltre sulla Terra si pubblicano annualmente un migliaio di libri che spiegano perchè la gente ha smesso di leggere per colpa di internet.
Hotspots. The place to be è la Grecia per via dei prezzi, ma non meravigliatevi se al rientro a casa vi aspetta un grosso debito sulla carta di credito. Gli Stati Uniti avrebbero dovuto chiudere oggi, ma restano aperti fino alla fine dell'alta stagione, si prega di controllare gli orari di apertura su usdebtclock.org. Chi vuole visitare il Belgio farebbe bene a spicciarsi.

lunedì 1 agosto 2011

Colonia estiva



Ci siamo ritrovati alla fermata del bus davanti casa, alle 8.10 e già c' era qualcuno. Con gli zaini pronti, l' asciugamano, il costume, le scarpette da spiaggia, una maglietta di riserva e già che c' ero un paio di calzoncini e i panini per il pranzo nel portapranzo ricomprato nuovo ieri, visto che quelli di scuola sono distrutti. Nero-grigio per Orso e verde per Ennio. E un bicchiere di plastica con il nome sopra e una mela dentro, e mi sono scordata di sbucciargliela la mela a Ennio.

Un giornalino in mano e la giacca antipioggia per Orso, Ennio adesso gliela vado a comprare.

E c' erano tre degli accompagnatori, due ragazze con il casco (" Ma se lo scooter è tuo domani mettilo direttamente da me in giardino, se vuoi" le ho fatto) e un pischellone, tutti e tre con la maglietta della colonia giornaliera alle dune, tutti e tre ex-colonisti.

Intanto quando mi guardavano dalla finestra, perchè stavano entrambi con il naso nel giornalino, io mi sbracciavo e ci mandavamo i bacetti. Non ci abbiamo dormituo tutti quanti, ieri sera, io che mentalmente preparavo le borse e scrivevo i nomi sui bicchieri e i portapane, Ennio che stava a letto immobile, con tutta la coperta tirata dal mento in giù e non dormiva. Orso che l' abbiamo addormentato a forza.

Sono partiti per la colonia, ne parlo da mesi e nel frattempo Giulia ha iscritto i suoi e mi cazziava, e poi abbiamo tirato tardi da matti, il pagamento last-minute scritto ieri, la risposta dell' amministratore letta stamane alle 7: si, stanno sulla lista, possono partire.

Perchè queste colonie al mare ad Amsterdam le fanno da oltre cinquantanni, originariamente pensate per dare aria, luce e iodio ai bambini di famiglie modeste, adesso ci vanno tutti. Per € 34 a testa, € 50 per due volte) me li portano via dal lunedi al venerdì alle 8.30 e li riportano a casa verso le 16.30.

Stanchi morti, riferiscono le notizie di quelli che ci sono già stati. Mangiano e vanno a dormire.

E secondo me non c' è cosa più bella di un bambino insabbiato, zozzo e rauco dal troppo giocare, cantare e gridare. C he belle le colonie e i volontari che le mandano avanti.

E gli accompagnatori a turno ci restano anche la sera, per mettere a posto, preparare le attività e i giochi per l' indomani, e fare la guardia alle tende. Ogni quartiere di Amsterdam ha il suo gruppo e i suoi volontari e se davvero anche i miei ci si divertono, spero che continuino ad andarci.

Intanto ho conosciuto due madri nuove che abitano qui vicino.